Assonautica Italiana torna sulle novità del Regolamento di attuazione del Codice della Nautica da Diporto
Finalmente previsti anche gli scivoli pubblici e gli sconti sulle tariffe in nome di una nautica sociale; resta ancora necessaria però una maggiore semplificazione per implementare la ricaduta turistica

A pochi giorni dall’entrata in vigore (esattamente il prossimo 21 ottobre) delle novità del Regolamento di attuazione del Codice della Nautica da Diporto novellato dal recente Decreto 133/2024 , Assonautica Italiana esprime la sua soddisfazione per aver visto accolte dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti le sue istanze in materia di semplificazione, di incentivazione del diportismo e di promozione della nautica sociale.
“Un traguardo storico.” questo il commento del vicepresidente Marino Masiero “Per la prima volta i giovani, a partire dai 16 anni, potranno conseguire il cosiddetto patentino, la patente di tipo D1, che Assonautica richiedeva per avvicinare i giovani al mare. La nuova patente, come prescritto dal nuovo art. 29-bis, potrà esser conseguita a seguito della frequenza di un corso formativo, integrato da esercitazioni pratiche e da un esame finale. Inoltre, il corso formativo, le esercitazioni e il test finale saranno tenuti dalle Scuole nautiche e dai Centri di istruzione per la Nautica.”
“Ottime le novità della nuova patente D1 che permetterà ai ragazzi dai 16 anni in su la navigazione diurna entro le 6 miglia marine di natanti e moto d’acqua.” ha aggiunto il vicepresidente Andrea Ciulla “I maggiorenni, invece, con la stessa abilitazione potranno condurre imbarcazioni fino ai 12 metri. Tali categorie potranno avere motorizzazione massima fino ad 85 kw, pari a 115 hp. Di fondamentale rilevanza le novità del Regolamento – come ora novellato – anche in tema di Nautica Sociale, cioè quella legata alle unità sotto i sei metri, ma anche a categorie quali studenti e persone svantaggiate, con la previsione prioritaria nelle aree portuali di spazi dedicati nonché di scivoli pubblici e sconti sulle tariffe. Tante altre novità, infine, in tema di servizi di assistenza e traino, di motorizzazione con combustione alternativa o elettrica. Il tutto al fine di implementare e promuovere la nautica da diporto, settore di eccellenza dell’Economia del Mare italiana.”
“Un risultato importantissimo “ – ha poi continuato il vicepresidente Marino Masiero – “che ha visto Assonautica in prima linea per avvicinare le fasce meno abbienti della popolazione e soprattutto i giovani al mare, come anche alle acque interne, non solo per l’introduzione della patente D1 , ma anche per l’obbligatorietà degli scivoli pubblici per la messa in acqua delle imbarcazioni all’interno delle strutture portuali turistiche ed in aree accessibili al pubblico ed annessi parcheggi per i carrelli. Stiamo lavorando perché vi sia l’obbligo di dotazione di uno scivolo pubblico anche nei comuni costieri e lacuali dove non vi sono porti turistici. Ora però si può dire che finalmente la nautica popolare prende il largo.”
Da parte del segretario generale Antonio Bufalari la precisazione che “quattro anni di lavoro sinergico con le altre associazioni di categoria del settore, l’invio di contributi e la partecipazione settimanale ai tavoli indetti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera. Con l’approvazione avvenuta di concerto da dieci Ministeri ed il parere favorevole del Consiglio di Stato abbiamo finalmente e con soddisfazione visto pubblicato il nuovo Regolamento di attuazione, che con le numerose disposizioni e modifiche al Decreto 146 del 29 luglio 2008 permetterà la semplificazione dei procedimenti amministrativi e della vita di bordo, al fine di render sempre più diffusa la nautica ed accessibile il mare. Ricordiamo, infatti, che le nuove modifiche vanno anche ad incidere sulle abilitazioni per candidati con particolari patologie.”
Infine, il vicepresidente Francesco Di Filippo ha concluso dichiarando “Il nuovo Regolamento è importante per l’attenzione rivolta all’utente nautico, che può aumentare in numero facendo crescere il settore. Inoltre assieme al lavoro svolto in questi anni per promuovere il diportismo nautico presso il Ministero del Turismo, l’Enit e la Conferenza Stato-Regioni potrà produrre forti ricadute economiche ed occupazionali. È necessario però arrivare ad una maggiore semplificazione delle disposizioni del codice della nautica da diporto al fine di implementare la ricaduta turistica.”
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