Mugnaini (Seven Stars): “Vogliamo fidelizzare i nuovi armatori con un’assistenza impeccabile”
Il cantiere toscano cresce grazie a un’assistenza continua e a refit d’eccellenza. L’amministratore unico racconta l’espansione, le nuove tecnologie sostenibili e le strategie per supportare armatori e comandanti

Seven Stars Marina & Shipyard, cantiere specializzato nella manutenzione e nel refitting di imbarcazioni private e commerciali fino a 60 metri, ha ampliato significativamente le proprie infrastrutture e i servizi offerti nel corso degli anni. Attualmente sta registrando un ulteriore e notevole incremento delle commesse. SUPER YACHT 24 parla di questo sviluppo e delle prossime iniziative del cantiere con il suo amministratore unico, Davide Mugnaini.
Nei vostri stabilimenti sono presenti ben 70 imbarcazioni. A cosa è dovuto questo sviluppo?
“È una grande soddisfazione per me, avendo coltivato fin da giovane una vera passione e conoscenza delle imbarcazioni. Il mio sogno, fin da allora, era creare un cantiere serio che potesse garantire ai clienti sicurezza nella manutenzione e nel rinnovamento delle loro barche. Oggi questa responsabilità nei confronti dei clienti è ancora più forte, poiché il boom del settore nautico durante il Covid ha attirato un nuovo tipo di armatore: persone che, non avendo grande esperienza, non conoscono appieno le potenzialità del loro investimento. In questo senso, riteniamo sia nostro compito, come cantieri di refitting, assicurarci che non incontrino mai problemi, sia durante le crociere che in qualsiasi altro momento, garantendo loro manutenzioni impeccabili e refitting ideali. Questo permetterà loro di appassionarsi sempre più al mondo nautico, crescere come armatori e comprendere il valore del loro investimento, che è equiparabile a quello di un immobile di lusso, come una villa a Saint-Tropez o a Courmayeur. Dobbiamo quindi lavorare per offrire loro la possibilità di godere appieno del loro yacht, ‘fidelizzandoli’ in questa nuova passione, eliminando qualsiasi fastidio durante le crociere e assicurando una costante assistenza”.
Cosa consente al cliente il vostro servizio H24?
“Siamo in grado di raggiungere il cliente in tutta l’area del Mediterraneo con le nostre due squadre sempre pronte a partire con il camion officina. Lavoriamo per risolvere i problemi nel minor tempo possibile, anche di notte, in modo da non sottrarre tempo al divertimento durante le loro crociere”.
Siete molto esperti nel refit di barche d’epoca. Avete avuto nuove commesse in questo segmento?
“Si, abbiamo acquisito quattro importanti imbarcazioni da armatori affezionati, tra cui alcuni motor yacht costruiti in legno. Tra questi c’è un Baglietto appartenente ad una famiglia di grande prestigio. L’incarico ci è stato affidato dall’armatore che desidera omaggiare la moglie, molto legata a questa barca, riportandola completamente a nuovo”.
Cosa sta portando avanti Seven Stars sotto il profilo della sostenibilità?
“Abbiamo stipulato un accordo con la società MicFil, produttrice di filtri in grado di trattenere sostanze contaminanti fino a 0,5 micron di dimensione. Questa tecnologia offre benefici non solo in termini di prestazioni, ma anche economici e ambientali, aumentando la longevità di motori e impianti idraulici. I filtri riducono l’inquinamento delle barche usate, che sono molto più numerose rispetto a quelle nuove, e contribuiscono a contenere anche i costi di gestione. Eliminando le impurità dal carburante, otteniamo una riduzione dei consumi e delle emissioni. Abbiamo anche introdotto una particolare resina antivegetativa, non inquinante, che, applicata sulla carena, la rende inattaccabile dalla vegetazione marina, consente alla barca di aumentare la velocità di navigazione e di ridurre significativamente il consumo di carburante. Proprio ieri abbiamo stretto un accordo con la società produttrice. Inoltre, abbiamo un istruttore che spiega queste nuove tecnologie ai comandanti. Continuiamo il nostro impegno per la sostenibilità attraverso una costante ricerca, guidata da un nostro responsabile interno, delle soluzioni tecnologiche più avanzate. Una volta individuate, queste vengono inviate a ingegneri navali specializzati per valutare le possibili applicazioni nel refit”.
Ci sono tendenze nel settore refit da segnalare?
“Il mondo del refit, a partire da quest’anno, beneficia dell’ingresso delle tante nuove barche acquistate due anni fa che ora devono essere sottoposte alle prime revisioni avendo concluso il periodo coperto dalla garanzia. Stiamo per questo lavorando per fidelizzare i comandanti di queste nuove imbarcazioni per mettere al loro servizio la nostra qualità a sette stelle. Ritengo che, essendo il nostro Paese una penisola circondata dal mare e con una naturale vocazione per la nautica, dovremmo impegnarci a invertire la tendenza che vede la maggioranza dei comandanti e delle figure apicali negli equipaggi provenire dall’estero. È essenziale che sempre più italiani, già dotati nel loro Dna di notevoli capacità, assumano questi ruoli. Mi piacerebbe che anche noi cantieri ci unissimo per fare la nostra parte, supportando le associazioni nella formazione di comandanti italiani. Questo consentirebbe loro di rimanere nel nostro Paese per i lavori di manutenzione e refit delle barche, apportando benefici a tutti i cantieri e aumentando le opportunità di lavoro lungo tutta la filiera”.
È previsto un ampliamento della vostra struttura per accogliere questi nuovi flussi?
“Sì, abbiamo richiesto e ottenuto l’autorizzazione per costruire un nuovo capannone a Tombolo. Il capannone avrà una lunghezza di 120 metri e un’altezza di 22 metri al gancio del carro ponte, e ci permetterà di aggiungere ulteriori 3.500 metri quadrati alla superficie già esistente di circa 9.000 metri quadrati. Inoltre, i capannoni attuali saranno rialzati a 20 metri. L’amministrazione comunale ha già concesso tutti i permessi necessari e gli ingegneri sono già all’opera per sviluppare la progettazione”.
Siete posizionati sul canale dei Navicelli, dove sono previsti molti lavori per migliorare il passaggio delle grandi imbarcazioni. Qual è la sua opinione sulla situazione?
“Le promesse ricevute riguardano lavori significativi che dovrebbero essere completati entro l’anno. Claudio Rossi, presidente della nostra associazione Gruppo Nautici, che è parte dell’Unione Industriale Pisana, sta seguendo la questione e sembra che i riscontri siano positivi. I lavori di palancolatura delle sponde del canale stanno procedendo, successivamente il fondale sarà approfondito fino a 4 metri. I lavori sono finanziati e stanno avanzando. Abbiamo fiducia nel loro buon esito”.
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