Torno (Porto Carlo Riva) presenta il nuovo marina di Rapallo: “Ecco come accogliamo i superyacht”
La struttura si è rinnovata per accogliere imbarcazioni di grandi dimensioni, con ormeggi fino a 60 metri e servizi personalizzati pensati per una clientela internazionale sempre più esigente

Questo servizio è stato pubblicato in anterpima nel numero 4-2025 del supplemento Yacht Upstream disponibile a questo link
Nel cuore del Tigullio, Porto Carlo Riva sta vivendo una nuova stagione. Dal 2021, con l’acquisizione da parte del gruppo Bizzi & Partners, la marina di Rapallo è stata completamente ripensata per accogliere le esigenze della nautica contemporanea e di imbarcazioni sempre più lunghe. Il direttore Federico Torno racconta a SUPER YACHT 24 un restyling radicale, che ha ridotto il numero complessivo di posti barca per dare spazio a yacht fino a 60 metri, rendendo il porto un approdo operativo 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Con l’inaugurazione della clubhouse prevista per il prossimo anno, Porto Carlo Riva si prepara a consolidare il proprio ruolo di riferimento nel Mediterraneo per i grandi yacht e per chi cerca un approdo di eccellenza.
Quali sono le principali novità rispetto al passato?
“La marina è stata acquistata nel 2021 dal gruppo Bizzi & Partners e completamente rinnovata per venire incontro alle esigenze di una nautica più moderna e di imbarcazioni sempre più lunghe. Abbiamo rinunciato a un centinaio di posti barca per dare la possibilità di ormeggiare yacht fino a 60 metri. Oggi abbiamo quindi due posti barca da 60 metri, cinque da 50 metri, quattro da 42 metri oltre alle misure tra 30 e 38 metri, che ci stanno dando soddisfazioni. Siamo diventati l’unica vera alternativa in questa zona, anche perché siamo aperti H24, 7 giorni su 7, con un’attenzione unica al cliente. L’anno prossimo inaugureremo la clubhouse, l’ultima parte che manca da completare”.
Come vi distinguete in tema di sostenibilità?
“Innanzitutto, durante la ricostruzione abbiamo messo in acqua 200 mila tonnellate di materiali, di cui una gran parte riciclati, provenienti dalla distruzione delle vecchie strutture del porto, quindi c’è stata un’attenzione anche dal punto di vista ricostruttivo. Dal punto di vista operativo, invece, la grande novità che ci auguriamo di riuscire ad attivare questo inverno è la possibilità di utilizzo dell’acqua del depuratore di Rapallo. Si tratta di acqua depurata che andremo a fornire alle imbarcazioni per i lavaggi, perché, a livello di dispendio idrico, la grande maggioranza dei nostri consumi è dovuta al risciacquo delle imbarcazioni e oggi viene utilizzata l’acqua dell’acquedotto, quindi acqua potabile. Abbiamo fatto un investimento per connettere la nostra linea idrica a quella del depuratore e adesso siamo in contatto con le istituzioni regionali per completare l’operazione. Sarebbe il primo porto in Liguria a usare l’acqua del depuratore, un bel vanto”.
Avete sinergie specifiche per la manutenzione dei superyacht durante i mesi di sosta invernale?
“Direttamente no, abbiamo un piccolo cantiere che permette lavorazioni su barche fino a 18 metri, mentre per i superyacht forniamo assistenza per trovare soluzioni idonee ai bisogni”.
Oltre all’allacciamento con la rete idrica del depuratore, avete altre esigenze da affrontare?
“Un’altra tematica che stiamo andando a toccare è la gestione dei rifiuti che provengono dal mare, sia nel nostro specchio acqueo sia nel porto pubblico di Rapallo. Li raccogliamo e ci facciamo carico noi – questo lo voglio evidenziare – dello smaltimento. È un’operazione che facciamo anche un po’ per la collettività. Dovrebbero rientrare nella Tari, la tassa sui rifiuti, ma al momento sembra che non sia ancora così”.
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