Avviata la procedura per lo stato di crisi industriale al cantiere Carbon Line di Fano
Dopo il devastante incendio dell’11 agosto prevista la cassa integrazione e formazione per dipendenti e lavoratori dell’indotto

A seguito dell’incendio che ha colpito la sede del cantiere di Fano lo scorso mese, Carbon Line ha avviato la procedura per lo stato di crisi industriale. La misura, la cui sottoscrizione è prevista per giovedì 11 agosto, è stata concordata dall’azienda con le organizzazioni sindacali per permettere ai lavoratori di accedere a formazioni aggiuntive mirate e a sostegni economici che integrino la cassa integrazione salvaguardando la loro occupazione.
L’assessore regionale al Lavoro Stefano Aguzzi, come riporta Il Resto del Carlino, ha sottolineato che “il primo aspetto è la cassa integrazione, già attivata tanto per il personale di Carbon Line quanto per i lavoratori dell’indotto”: in totale sono oltre 100 i dipendenti diretti e circa 200 i lavoratori dell’indotto. La misura scadrà a novembre, ma l’assessore ritiene che non dovrebbero esserci problemi per una sostanziosa proroga. Aguzzi ha inoltre chiesto che, in caso di rientro parziale, sia prevista la rotazione dei lavoratori e ha sottolineato l’impegno della Regione per finanziare corsi di formazione, condizionati però alla dichiarazione dello stato di crisi, e confida – se tutto ciò avverrà come previsto – in serie e concrete possibilità di ripresa.
Nonostante la gravità dei danni, un segnale positivo è emerso direttamente dal mercato. Alcuni dei principali clienti di Carbon Line hanno messo a disposizione i propri stampi, permettendo all’azienda di valutare una ripartenza, seppure parziale, dell’attività produttiva, evidenziando con questo gesto l’importanza del cantiere nella catena di fornitura di materiali compositi.
L’incendio ha infatti distrutto i modelli e le attrezzature fondamentali per la realizzazione di scafi e sovrastrutture, mettendo in discussione la tempistica di consegna di yacht in costruzione presso cantieri della portata di Azimut Benetti e Ferretti Group. La collaborazione dei clienti rappresenta un fattore decisivo per mitigare i ritardi e facilitare il ritorno operativo dell’azienda, e dimostra la resilienza del distretto nautico di Fano.
C.G.
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