Nuovo SmartGyro SG40, sfera più compatta e prestazioni incrementate del 15%
Carlo Gazerro, sales director dell’azienda basata a La Spezia, racconta a SUPER YACHT 24 le novità presentate al Genova e i nuovi investimenti
Genova – Specializzata nello sviluppo e costruzione di stabilizzatori giroscopici, l’azienda basata a La Spezia SmartGyro ha presentato al Salone Nautico di Genova il nuovo SG40 e annunciato l’imminente arrivo degli SG120 e SG150 dedicati a yacht più grandi. SUPER YACHT 24 ne ha parlato con Carlo Gazerro, sales director dell’azienda che ci ha raccontato le novità e gli investimenti realizzati per aumentare e migliorare la produzione.
Dottor Gazerro partiamo dalle novità di prodotto, l’SG40.
“L’SG40 è stato il primo stabilizzatore che abbiamo sviluppato circa dieci anni fa. Non è stato rivoluzionato, ma abbiamo rinnovato la sfera interna, che è il cuore della macchina. Grazie a questo intervento le prestazioni sono aumentate di circa il 10-15%. Ha una sfera più compatta e composta da meno componenti. Il nuovo design ci consente anche di ottimizzare i processi produttivi e ridurre i costi industriali”.
In cosa consiste, nel dettaglio, l’evoluzione della sfera?
“In precedenza era formata da cinque pezzi, oggi soltanto da tre: la parte superiore e quella inferiore sono identiche, quindi richiedono meno lavorazioni meccaniche. È il frutto di dieci anni di esperienza e ricerca. Questo approccio sarà esteso anche agli altri modelli, dall’SG80 al nuovo SG60, molto più compatto ma con le stesse prestazioni del precedente”.
E sugli stabilizzatori di taglia maggiore?
“Abbiamo completato i collaudi degli SG120 e SG150 ed entreranno in produzione a partire dal prossimo mese, con le prime unità disponibili a dicembre. I test sono stati superati con successo, i fornitori sono già stati attivati e siamo molto fiduciosi”.
Avete novità riguardo le barche più piccole?
“Sì, stiamo lavorando al modello SG10. È una sfida tecnica importante perché deve essere performante ma al tempo stesso competitivo nei costi: parliamo di un prodotto destinato a imbarcazioni tra i 35 e i 45 piedi”.
Sul piano produttivo quali investimenti state realizzando?
“Abbiamo acquistato una bilanciatrice interna, così i volani non saranno più bilanciati all’esterno. Abbiamo inoltre costruito un ulteriore banco prova dedicato alle macchine di dimensioni maggiori, sia per ricerca e sviluppo sia per i collaudi finali. Stiamo investendo molto anche sull’automazione dei processi: ogni macchina viene collaudata singolarmente, i dati vengono registrati sui nostri server e da lì generiamo un report per tracciare condizioni ed eventuali problemi”.
E sul piano dei volumi produttivi?
“Oggi siamo intorno alle 120 unità l’anno, ma con due nuove linee di assemblaggio siamo pronti a crescere ancora”.
Avete collaborazioni con i cantieri?
“Sì, con Bluegame inizialmente i nostri sistemi erano installati solo sui catamarani, oggi siamo presenti anche sui monoscafi come il BG54. Con Bluegame c’è un ottimo rapporto: abbiamo dimostrato prestazioni superiori alla concorrenza, soprattutto in termini di rumorosità e vibrazioni”.
La filosofia SmartGyro resta quella della facilità di manutenzione?
“Sì, abbiamo infatti la possibilità di effettuare riparazioni complete a bordo, senza dover smontare la sfera o l’intera macchina. È un approccio modulare: i componenti possono essere smontati e rimontati anche in spazi ridotti. Questo riduce tempi e costi di intervento e rappresenta un vantaggio competitivo importante”.
A che dimensioni di yacht siete arrivati oggi?
“Attualmente il modello più grande installato è su uno yacht di 35 metri, ma con l’introduzione degli SG120 e SG150 contiamo di salire ulteriormente di segmento”.
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Il prossimo 2 dicembre SUPER YACHT 24 organizza a Genova il 1° Sailing Super Yacht Forum
