Migliora la marginalità e sale a 1,3 miliardi l’orderbook per The Italian Sea Group
Al 30 settembre 2023 erano in produzione 36 commesse: 24 yacht e mega yacht e 12 Tecnomar for Lamborghini 63, con consegne programmate sino al 2028
THe Italian Sea Group ha reso noto che nei primi nove mesi del 2023 ha generato ricavi pari a 262,2 milioni di euro (+25% rispetto ai 210,3 milioni dei
primi nove mesi del 2022), con un Ebitda pari a 43,2 milioni (+31%) e un’incidenza sui ricavi del 16,5%, l’indebitamento finanziario netto è salito a 31 milioni di euro al 30 settembre scorso (rispetto a 11,3 milioni al 31 dicembre 2022) e il valore complessivo del portafoglio ordini è di 1,306 miliardi al termine del terzo trimestre dell’anno.
Lo spaccato dei ricavi mostra che la divisione Shipbuilding ha fatto registrare 226,7 milioni di euro di entrate (+22% rispetto ai primi nove mesi del 2022), mentre il refit ha contribuito a sua volta per 32,9 milioni (+23,5% rispetto ai primi nove mesi del 2022). “L’incremento è dovuto all’ampliamento della capacità
produttiva e alla pianificazione strategica dei contratti di manutenzione, più intensa nella seconda parte dell’anno” spiega il cantiere nella sua nota.
A proposito dell’incremento della marginalità operativa The Italian Sea group spiega che “è attribuibile a: (i) una forte attenzione alla gestione dei costi operativi; (ii) un migliore efficientamento dei processi produttivi; (iii) benefici derivanti dalla strategia di investimento nella capacità produttiva con un mix
ottimale di sinergie tra le attività di Shipbuilding e Refit; (iv) un aumento dei prezzi di vendita, dovuto al crescente apprezzamento dei marchi della Società da parte degli armatori e dei broker di tutto il mondo; e (v) economie di scala”.
Al 30 settembre 2023 erano in produzione 36 commesse: 24 yacht e mega yacht e 12 Tecnomar for Lamborghini 63, con consegne programmate sino al 2028.