Baglietto: venduto a tempo di record il quarto Dom115
Il brand del Gabbiano sigla il settimo contratto del 2025. Il mercato dà ragione alla strategia del cantiere: acciaio e customizzazione si confermano la carta vincente
Un nuovo contratto di vendita per Baglietto a distanza di appena una settimana dall’ultimo annuncio. Un’operazione, annunciata dal cantiere spezzino – e relativa alla quarta unità del Dom115 – che porta a sette le commesse siglate dall’inizio dell’anno, confermando quello che l’azienda stessa definisce ‘l’eccezionale dinamismo della linea Dom, in particolare del Dom115’. La serie si è ormai imposta come punto di riferimento per una clientela internazionale alla ricerca di volumi importanti coniugati a un design fresco e contemporaneo.
Il successo del Dom115, modello d’ingresso della gamma, spiega il cantiere in una nota, è frutto di una strategia industriale precisa illustrata da Fabio Ermetto, chief commercial officer di Baglietto. L’azienda ha deciso di andare controcorrente: mentre il segmento dei 35 metri è storicamente dominato dalla produzione in serie e dall’uso della vetroresina, Baglietto ha scelto di offrire scafi in acciaio e alluminio, garantendo così una qualità costruttiva e una possibilità di personalizzazione tipiche dei megayacht di taglia superiore. “Siamo entusiasti della risposta dei nostri clienti”, ha dichiarato Ermetto, evidenziando come la rapidità di questa nuova firma dimostri il fascino duraturo della gamma e la correttezza della visione aziendale.
Anche questo quarto scafo porterà la firma di Stefano Vafiadis, incaricato di curare sia le linee esterne che il design degli interni, che saranno sviluppati totalmente su misura per rispecchiare i desideri dell’armatore. Il Dom115 ripropone in 35 metri i concetti che hanno reso un ‘best-seller’ la sorella maggiore Dom133 – già forte di dodici unità vendute sui mercati internazionali – ‘garantendo un rapporto fluido tra interni ed esterni e una vivibilità eccezionale’.
Tra i punti di forza del progetto spicca la continuità visiva: grazie a vetrate a tutta altezza e porte a scomparsa, il salone principale diventa un tutt’uno con il ponte esterno, offrendo una visuale panoramica a 270 gradi. Altrettanto scenografica è la beach area di poppa, disegnata come una terrazza sul mare che si sviluppa su tre livelli e dominata da una piscina a sfioro capace di annullare visivamente le distanze con l’orizzonte. La scelta di collocare il tender in un garage laterale permette infine di liberare il ponte posteriore da ingombri tecnici, restituendo spazi al relax degli ospiti ed esaltando l’armonia delle linee.
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