Mets 2025, chiusura in crescita e ampia partecipazione italiana (FOTO GALLERY)
L’edizione più grande di sempre segna numeri solidi, più espositori e più visitatori. Italia protagonista con 82 aziende e sette nomination ai Dame Awards

Amsterdam (Olanda) – Il Mets 2025 si è chiuso ad Amsterdam con un bilancio positivo. La fiera degli accessori e della componentistica nautica ha occupato per la prima volta l’intero complesso del Rai, segno di una crescita che si è tradotta in padiglioni più estesi, nuovi spazi tematici e quasi 1.700 espositori. Nei tre giorni sono stati registrati 32mila ingressi, per un totale di 20mila visitatori professionali. Un pubblico arrivato da tutto il mondo per aggiornarsi su tecnologie, soluzioni digitali, materiali e sistemi dedicati alla nautica da diporto.
Gli organizzatori parlano di un’edizione dinamica, resa più fluida dal nuovo layout che ha permesso un percorso continuo tra i padiglioni. “Il salone ha mostrato il meglio dell’industria mondiale – dice Frank Hugelmeyer, presidente Icomia – con un settore innovativo e proiettato in avanti”. Per Patricia Becker, exhibition manager, “questa è stata l’edizione più coinvolgente, con padiglioni e aree tematiche sempre attive e un’interazione costante tra espositori e visitatori”.
Passeggiando tra gli stand, comunque, non sono mancati alcuni malumori per spazi di aziende italiane (o di altre nazioni) assegnati nelle aree dedicate a un particolare Paese, così spesso capitava di trovare stand di aziende italiani contrassegnati dalla bandierina tedesca, americana o della Nuova Zelanda. A quanto pare, inoltre, l’organizzazione avrebbe imposto ulteriori pagamenti per le fasi di allestimento e sicurezza, ponendo vincoli per l’organizzazione di eventi privati, costringendo gli espositori a rivolgersi a società segnalate dalla fiera. Le aree specializzate hanno confermato il peso crescente di settori come superyacht, materiali avanzati, marina e cantieri, sistemi di foiling e startup dedicate alla riduzione dell’impatto ambientale. I Dame Design Awards hanno premiato il Chartplotter E360 Round di Lxnav.
Nel quadro internazionale, la partecipazione italiana ha avuto un ruolo di primo piano. Confindustria Nautica ha coordinato una collettiva di 82 aziende, distribuite tra Hall 12 e Superyacht Pavilion per un totale di 1.757 mq. “La forza del Made in Italy nella nautica sta nell’identità industriale del nostro sistema – afferma Piero Formenti – un modello che unisce competenze artigianali e tecnologie di ultima generazione”. Il comparto italiano degli accessori ha sfiorato nel 2024 i 2 miliardi di euro, mentre l’intero settore industriale della nautica da diporto ha toccato 8,6 miliardi di fatturato, trainato dall’export che ha raggiunto 4,23 miliardi, pari al 25% del valore mondiale.
La collettiva italiana ha puntato su componentistica, meccatronica, soluzioni per la gestione energetica, domotica e sistemi per superyacht. Buono il flusso di operatori, con incontri costanti tra cantieri, comandanti, technical manager e fornitori. Confermato anche “l’Aperitivo italiano”, momento di networking che quest’anno ha coinvolto più espositori del padiglione nazionale, a testimonianza di un comparto coeso e attento alla relazione con i mercati esteri. Presenti anche molte altre aziende italiane che hanno partecipato in modo autonomo, in altri padiglioni.
Sette aziende italiane hanno ottenuto una nomination ai Dame Awards, un ulteriore riconoscimento della capacità progettuale e della qualità dei prodotti presentati a questa edizione del Mets. Per il 2026 gli organizzatori hanno già annunciato ulteriori aggiornamenti del layout per rispondere alla crescita della manifestazione. Il Superyacht Forum si terrà il 16-17 novembre, mentre il Mets è in programma dal 17 al 19 novembre.
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