Sirena 42M: tecnica e spazi al limite della categoria per la nuova ammiraglia del cantiere turco
Crociera efficiente, ampi volumi e architettura flessibile: il nuovo 42 metri firmato Sirena Marine e Van Oossanen entrerà in acqua nel 2026

Il nuovo Sirena 42M segna un passaggio importante nella crescita del cantiere turco. È la più grande unità mai costruita da Sirena Marine, oggi in fase avanzata di realizzazione: lo scafo e la sovrastruttura sono già in verniciatura, mentre l’installazione dei principali sistemi di bordo è in corso. Anche l’allestimento degli interni procede in parallelo, con l’obiettivo di completare la costruzione e avviare le prove in mare entro la metà del 2026. Il progetto nasce dalla collaborazione tra Van Oossanen, Luca Vallebona e Hot Lab. La carena è una Fast Displacement Hull Form (FDHF), una soluzione che offre efficienza e stabilità a tutte le velocità. È pensata per ridurre i consumi e garantire comfort anche in condizioni di mare formato, mantenendo una resa idrodinamica costante. Il risultato è uno yacht da 433 GT, tra i valori più alti della categoria 40-45 metri, capace di coniugare spazi generosi e prestazioni ottimizzate.
La propulsione rispetta i requisiti Tier III e il layout tecnico è predisposto per una configurazione “hybrid-ready”. Questo significa che il sistema potrà essere facilmente aggiornato in futuro con soluzioni di propulsione elettrica o a basse emissioni. Grande attenzione è stata posta anche sull’isolamento acustico e sulle vibrazioni: i materiali e la distribuzione delle masse sono studiati per garantire un comfort superiore durante la navigazione. Il design esterno, firmato da Luca Vallebona, privilegia linee pulite e proporzioni bilanciate. Gli spazi interni, curati da Hot Lab (parte del Viken Group), sono pensati come un “percorso architettonico”, dove la luce, i materiali e la disposizione delle aree creano un dialogo costante tra l’interno e l’ambiente marino. “Volevamo che la percezione degli spazi – spiegano i designer – cambiasse gradualmente, in modo naturale, come un percorso di scoperta”.
Il layout è interamente personalizzabile. L’armatore può scegliere se collocare la suite principale sul main deck o sull’upper deck, una flessibilità che consente di modificare il rapporto tra aree private e spazi sociali. Le zone dedicate alla convivialità sono ampie e collegate visivamente con l’esterno. Il beach club, uno dei punti di forza del progetto, si apre sul mare con paratie abbattibili a scomparsa che ampliano la superficie vivibile a livello dell’acqua.
La combinazione tra la carena FDHF e la grande volumetria interna offre un equilibrio raro tra comfort e prestazioni. Lo yacht mantiene un’impostazione da crociera a lungo raggio, ma con efficienza di consumo e autonomia migliorate rispetto alle soluzioni tradizionali. Il cantiere ha dichiarato che “la volumetria interna del 42M è una delle più alte nella fascia 40-45 metri”, un risultato che riflette l’approccio ingegneristico del progetto. L’unione tra la carena Van Oossanen, l’architettura di Vallebona e gli interni di Hot Lab dà vita a uno yacht concepito per armatori esperti. Il varo è previsto nel 2026.
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