Ulissya, la nuova frontiera del vivere sul mare (su uno yacht da 320 metri)
Un progetto visionario che unisce residenze di lusso, design d’autore e una comunità globale a bordo di una nave realizzata da Meyer Yachts e disegnata da Espen Øino con interni di Francesca Muzio

Montecarlo – Un residence galleggiante, lungo 320 metri e concepito per ospitare una vera comunità internazionale: è il m/y Ulissya, il nuovo progetto residenziale che promette di ridefinire il concetto di vivere in mare. Nato dall’idea dell’imprenditore svizzero Frank Binder, disegnato da Espen Øino e realizzato dal cantiere tedesco Meyer Yachts, Ulissya sarà il più grande yacht residenziale mai costruito, con 122 appartamenti privati e 22 suite per ospiti.
Alla base c’è una filosofia chiara: vivere il mondo senza confini. “Il concetto dietro Ulissya – spiega Alain Gruber, amministratore delegato di Ulissya Residences Ag – è, molto semplicemente, viaggiare il mondo dal comfort della propria casa”. Non si tratta soltanto di crociere esclusive, ma di un modo di abitare che combina stabilità domestica e scoperta continua.
Il design porta la firma di Espen Øino International, studio tra i più noti della scena mondiale, mentre gli interni sono affidati a Francesca Muzio di Fm Architettura. “Ci siamo ispirati agli elementi del pianeta. L’air garden – spiega Muzio – sarà l’atrio principale, con la scala sospesa che collega i ponti; l’herb garden un mercato gourmet che offrirà prodotti locali dei paesi visitati; il water garden invece si materializzerà nella grande spa Chenot, su due livelli, connessa da una fontana d’acqua”.
Uno degli aspetti più innovativi riguarda la vita sociale e culturale della comunità. “Ci sono tre elementi – aggiunge Gruber – che danno vita al nostro concetto: una comunità di residenti cosmopoliti, un equipaggio altamente qualificato e un programma di esperienze immersive”. Ogni scalo sarà occasione di approfondimento: prima di visitare il Giappone, ad esempio, a bordo si terranno incontri con esperti di storia, economia e politica del Paese.
L’equipaggio rappresenta il cuore dell’esperienza: «Sarà la prima nave di queste dimensioni – dice il direttore operativo Renato W. Chizzola – a offrire cabine singole a tutto il personale, dal lavapiatti al comandante. Vogliamo attrarre i migliori professionisti del mondo, offrendo loro condizioni di vita e formazione eccellenti. Così garantiamo fedeltà e continuità, permettendo ai residenti di ritrovare a bordo volti familiari, come il proprio barman o cameriere preferito”.
Un approccio che si estende anche alla filosofia del servizio. “Il nostro obiettivo è creare connessioni emotive – aggiunge Chizzola – e superare le aspettative. Non si tratta solo di lusso, ma di far sentire ogni residente davvero a casa, circondato da persone che conoscono le sue abitudini e i suoi desideri”.
La sicurezza è un punto chiave. Ulissya offrirà un centro medico completo con diagnostica avanzata, fino alla risonanza magnetica e servizi odontoiatrici, oltre a due elicotteri pronti non solo per avventure come l’heli-ski, ma anche per eventuali evacuazioni sanitarie.
Sul fronte ambientale, il progetto punta a diventare lo yacht più sostenibile mai realizzato, con propulsione ibrida, utilizzo di metanolo come carburante principale, recupero energetico e sistemi avanzati di riduzione dell’impatto ambientale.
Gli appartamenti, da 110 a oltre 950 metri quadrati, offriranno soluzioni da una a sei camere, con ampie terrazze e vista ininterrotta sul mare. Ogni residenza potrà essere personalizzata scegliendo tra diversi studi di interior design, da Jean-Michel Gathy a Lenny Kravitz. Per i residenti ci sarà inoltre un rapporto equipaggio/ospiti di 2 a 1 e un’ampia gamma di servizi: sette ristoranti, teatro, libreria, cantina, simulatore di golf, centro immersioni, due sommergibili e programmi educativi dedicati anche ai più giovani.
Binder stesso, principale investitore, sarà il primo residente del progetto, avendo acquistato l’attico inaugurale. L’avvio della costruzione è previsto entro la fine del 2025, con consegna nel 2029.
“Molti dei nostri residenti hanno già tutto – chiosa Gruber -: case in varie città, esperienze uniche. Ulissya offre qualcosa di diverso: la possibilità di svegliarsi ogni giorno con un panorama nuovo, che sia un fiordo, una città d’arte o un’isola remota”.
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