La nautica nelle Marche, tra produzione record di grandi yacht e posti barca mancanti
Al Cannes Yachting Festival, l’Associazione Marche Yachting and Cruising ha illustrato i progetti per rafforzare il comparto nautico, dal piano regolatore del porto di Ancona agli approdi per super yacht
Cannes (Francia) – Le Marche puntano a consolidare il proprio ruolo nella nautica internazionale. Al Cannes Yachting Festival, l’Associazione Marche Yachting and Cruising ha presentato i progetti che coinvolgono i 37 membri del network, tra cantieri, università, aziende e operatori del settore, con il sostegno di Atim (Agenzia per il Turismo e l’Internazionalizzazione delle Marche).
Uno dei punti centrali riguarda il piano regolatore del porto di Ancona, in fase di finalizzazione, che prevede spazi dedicati ai costruttori, la riqualificazione delle aree esistenti e la creazione di un vero e proprio distretto nautico regionale. Tra le novità, la possibilità di accogliere yacht con pescaggio fino a 8 metri, aprendo nuove prospettive per la portualità marchigiana.
Tra i temi caldi c’è il divario tra produzione e capacità di accoglienza. “Da uno studio di settore realizzato sulla produzione regionale per il quinquennio 2020-2024 – ha detto Alfonso Postorino, direttore generale di Cantiere Rossini – è risultato che, nella sola regione delle Marche, si sono prodotti un numero maggiore di superyacht rispetto all’aggregato di Olanda, Germania e Turchia. È un peccato che queste barche vengano costruite qui e poi non tornino più, per mancanza di posti barca adeguati. Come associazione ci siamo impegnati a dialogare con le autorità competenti e abbiamo trovato grande apertura: siamo ormai in dirittura d’arrivo con un accordo con il Comune di Civitanova e l’Autorità Portuale di Ancona. Presto potremo offrire approdi per grandi yacht, sia in forma stanziale che per brevi periodi”.
La nautica, però, non è solo industria. Come ha evidenziato Marina Santucci, direttrice di Atim, è anche leva di sviluppo turistico e immagine. “Turismo e internazionalizzazione camminano paralleli. Le Marche – ha spiegato Santucci – sono una regione produttiva e manifatturiera, ma il comparto dello yachting non è stato ancora pienamente valorizzato. Oggi stiamo lavorando sulla connessione diretta tra la nautica e il brand Marche. Serve posizionare la nostra immagine a un livello alto, per attrarre un turismo di qualità e ad alto valore aggiunto. Quando si parla di lusso spesso c’è uno stigma, ma non deve essere così: la nautica genera indotto, lavoro, crescita del Pil e sviluppo territoriale. Le Marche sono oggi la seconda regione in Italia per crescita economica, con un +0,8%”.
Accanto ai progetti infrastrutturali e alla valorizzazione del brand, Amyc guarda anche al rafforzamento del proprio network con nuove collaborazioni, a livello nazionale e internazionale, per aumentare la competitività delle imprese marchigiane. “Con questi obiettivi, Amyc – ha concluso il presidente dell’associazione, Maurizio Minossi – conferma il proprio impegno a rappresentare un ponte tra istituzioni, aziende e territorio, per valorizzare un comparto che unisce eccellenza produttiva, innovazione e capacità di attrazione turistica”.
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