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Lucietta, il taxi boat elettrico veneziano tra tradizione e innovazione tecnica

Costruito dallo storico Cantiere Serenella, in collaborazione con Repower e Nauta Yachts, lancia la sfida alla Serenissima in tema di sostenibilità, con un mezzo da lavoro ideale per la laguna. Ora servono le colonnine di ricarica rapida

di Giuseppe Orrù
14 Luglio 2025
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Lucietta 3 (Medie)

Venezia – Al Salone Nautico di Venezia ha debuttato Lucietta, primo taxi boat full-electric progettato per il servizio pubblico lagunare. Un progetto complesso, nato dalla collaborazione tra Repower, Nauta Yachts e il Cantiere Motonautico Serenella.

Le dimensioni sono vincolate dai limiti imposti dalla conformazione della città e dai regolamenti comunali: la barca misura 9,30 metri di lunghezza fuori tutto, con una larghezza di 2,30 metri e un’altezza massima di 2,10 metri. Il dislocamento è di 4.500 kg. La carena, realizzata in carbonio e materiali compositi, è stata ottimizzata per ridurre gli effetti del moto ondoso e migliorare il rendimento idrodinamico alle andature tipiche veneziane, comprese tra 7 km/h nei rii minori e 20 nei canali principali. La propulsione è affidata a un sistema full-electric da 600 V con una doppia elica controrotante, alimentata da un motore elettrico da 200 kW, pari a circa 270 cavalli in termini equivalenti. Il pacco batterie ha una capacità complessiva di 180 kWh, suddivisa in nove moduli da 20 kWh ciascuno. Questa configurazione consente di ottenere un’autonomia variabile in funzione della velocità e del carico. In condizioni di velocità minima regolamentare di 5 nodi, la barca è in grado di navigare per oltre 77 ore a vuoto e 60 ore a pieno carico. Alle andature più sostenute di 20 nodi, valori non utilizzabili in Laguna ma utili per eventuali trasferimenti fuori area urbana, l’autonomia scende a 20 ore a vuoto e 15 ore con passeggeri.

Il sistema di ricarica è stato progettato per dialogare con infrastrutture automobilistiche standardizzate, utilizzando prese di tipo 2 in corrente alternata e CCS2 in corrente continua. A seconda della potenza disponibile a banchina, i tempi di ricarica possono variare da 20,6 ore con una colonnina da 7 kW a poco più di un’ora con una ricarica rapida a 120 kW in corrente continua. Per la ricarica operativa più frequente, ovvero dal 20 all’80% di capacità, i tempi si riducono proporzionalmente, passando da 15,4 ore a 50 minuti, confermando la possibilità di coprire agevolmente un ciclo lavorativo completo senza rifornimenti intermedi.

“La nautica elettrica rappresenta una parte della rivoluzione che ormai da anni è in atto nel settore della mobilità – commenta Fabio Bocchiola, a.d. di Repower Italia – e una componente chiave dell’ecosistema di mobilità sostenibile che Repower ha sviluppato nei 15 anni di esperienza maturata nel settore. Il passaggio alla tecnologia elettrica va avanti a velocità alterne. L’Unione Europea ha individuato nella nautica elettrica un mercato che secondo le previsioni raggiungerà un volume d’affari globale di circa 13 miliardi di dollari entro il 2030. In questo contesto posso dire con orgoglio che Repower è stata pioniere nel settore della nautica elettrica urbana”.

Dal punto di vista della sicurezza operativa, il sistema prevede vani batterie impermeabilizzati, sistemi di autoraffreddamento attivi e una centralina di emergenza capace di interrompere in tempo reale gli scambi energetici in caso di malfunzionamento o incidente. Interessante la significativa riduzione dei costi di esercizio e manutenzione rispetto a un mezzo endotermico tradizionale. Repower dichiara risparmi prossimi al 90% sulle spese di gestione, grazie all’eliminazione di carburante, lubrificanti, manutenzioni periodiche dei gruppi motopropulsori e sistemi di scarico. L’assenza di emissioni acustiche e di vibrazioni contribuisce inoltre a migliorare il comfort a bordo, elemento rilevante sia per i passeggeri sia per gli operatori che trascorrono molte ore al timone.

Oltre ai componenti strutturali in carbonio, il cantiere ha realizzato gli interni e gli inserti di coperta utilizzando legni pregiati lavorati a mano secondo la tradizione dei Maestri d’Ascia muranesi. Un’ulteriore nota tecnica riguarda l’impiego di pannellature e rivestimenti realizzati con materiali innovativi derivati dal riciclo degli scarti di vetro di Murano, in collaborazione con la startup Rehub, un’applicazione concreta di economia circolare su scala artigianale.

Per arrivare ad una barca “nativa veneziana” (ma in grado di essere usata anche in altri contesti) Repower ha realizzato un sondaggio tra alcuni tassisti per capire esigenze e aspettative da un mezzo del genere. Questi feedback sono stati interpretati alla luce dell’attenzione verso il design di Repower (titolare di due compassi d’oro) e anche grazie alla menzione d’onore raccolta dalla sua precedente imbarcazione nativa elettrica, Repowere, nel 2019. Con questa sensibilità è stato scelto lo studio Nauta Design proprio per disegnare Lucietta. “Partendo dallo studio accurato dei disegni originali dei vecchi taxi e dalle interviste ai tassisti precisi – ha dichiarato Massimo Gino di Nauta Yachts -, abbiamo definito gli upgrade essenziali per progettare il taxi elettrico del nuovo millennio. Lucietta di Repower rappresenta una reinterpretazione del taxi veneziano in chiave moderna, con stilemi che richiamano l’appeal dei veicoli a propulsione elettrica, rendendo immediatamente riconoscibile il suo cuore sostenibile.”

Questo taxi boat full-electric dimostra che, se ben progettata, la nautica urbana elettrica non è solo una suggestione concettuale, ma una soluzione operativa già oggi pienamente funzionale e sostenibile. Lucietta non è un prototipo da esposizione, ma un mezzo costruito per lavorare quotidianamente, affrontando le complessità della mobilità acquea veneziana con la stessa affidabilità di una barca endotermica, ma con un impatto ambientale nullo e una silenziosità operativa che segna un netto cambio di paradigma per il trasporto pubblico locale su acqua. Una sfida alla Serenissima, che si proclama la patria della sostenibilità: ai taxisti che hanno provato Lucietta l’idea piace, ma ora servono le colonnine di ricarica rapida almeno nei punti più strategici della città. Il costo di ogni ricarica dal 20 al 10% è stimato in 40 euro.

Scheda tecnica Lucietta Repower

Lunghezza f.t.: 9,30
Larghezza: 2,30 m
Altezza: 2,10 m
Dislocamento: 4.500 kg
Portata persone: 14
Motore Full Electric: 600 V, doppia elica controrotante
Capacità batterie: 180 kWh (9 batterie da 20 kWh)
Potenza motore: 200 kW (~270 CV)
Design: Nauta Yachts
Costruzione: Cantiere Motonautico Serenella

 

Autonomia Medio carico 4.200 kg Pieno carico 4.650 kg
5 km/h – 3 kn 39 h 31,8 h
7 km/h – 4 kn 31,2 h 25,4 h
11 km/h – 6 kn 19,5 h 16 h
20 km/h – 11 kn 4 h 3,2 h

Tempi di ricarica

Potenza di ricarica (lato colonnina) Ricarica

20-100%

Ricarica

20 – 80%

7 kW 20,6 h 15,4 h
22 kW 6,5 h 4,9 h
50 kW 2,9 h 2,2 h
75 kW 1,9 h 1,4 h
120 kW 1,2 h 0,9 h

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Lucietta 4 (Medie) luciettabis (Medie)

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