Confermato nei primi giorni di maggio l’avvio delle operazioni di recupero del Bayesian
Previsto l’arrivo dei primi mezzi di lavoro in zona il 3 maggio; le operazioni avranno una durata di circa 20-25 giorni. Area marittima e aerea interdetta

Stanno per entrare nel vivo le operazioni di recupero del relitto del Bayesian, il sailing yacht affondato oltre 8 mesi fa, il 19 agosto 2024, nella rada del porto di Porticello; la Guardia Costiera di Palermo ha infatti ufficialmente comunicato che inizieranno nei primi giorni di maggio.
L’Autorità Marittima informa inoltre che i lavori in loco saranno eseguiti dalle società incaricate dal recuperatore e che le operazioni avranno una durata stimata di circa 20/25 giorni.
Per garantire la sicurezza delle operazioni preliminari – conferma nella sua nota la Guardia Costiera – si procederà al taglio dell’albero del Bayesian prima del suo sollevamento dal fondale di circa 50 metri. Una volta riportati in superficie sia lo scafo che l’albero, questi verranno posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in aree apposite individuate di concerto con l’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Occidentale.
Le operazioni del sollevamento del relitto saranno condotte da apposita gru galleggiante attrezzata per la movimentazione di carichi pesanti. I primi mezzi di lavoro sono previsti arrivare in zona operazioni il 3 maggio.
A tutela della sicurezza ambientale per tutta la durata delle operazioni, è previsto, sempre a cura delle ditte esecutrici, l’impiego in prontezza operativa sul posto di mezzi dotati di capacità e dotazioni antinquinamento da impiegare in caso di emergenza, con l’ulteriore impiego di un drone equipaggiato con sensori per la scoperta di tracce inquinanti, nonché di un Rov (Remotely operated vehicle), veicolo sottomarino telecomandato.
Le operazioni di recupero si svolgeranno sotto la costante supervisione del personale della Capitaneria di Porto di Palermo e la vigilanza di mezzi navali della Guardia Costiera. Le Forze di Polizia (Guardia di Finanza e Carabinieri) contribuiranno a garantire il rispetto dell’Ordinanza di interdizione dell’area, emessa dalla Guardia Costiera di Porticello. Tale ordinanza prevede il divieto di tutte le attività marittime (navigazione, ancoraggio, ecc.) in un raggio di 650 metri dal punto del naufragio, necessaria per assicurare lo svolgimento in sicurezza delle complesse operazioni di recupero..
Per il monitoraggio ambientale sarà impiegato per tutta la durata delle operazioni il personale dei nuclei subacquei della Guardia Costiera, che in collaborazione con il personale dell’Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente), effettueranno anche periodici campionamenti dello specchio acqueo circostante.
Al fine di garantire la sicurezza del volo del drone impiegato per il monitoraggio ambientale, l’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), su richiesta della Guardia Costiera, ha disposto l’interdizione del volo nello spazio aereo con un raggio di 1 miglio nautico dal punto del naufragio.
“La Guardia Costiera di Palermo raccomanda il rispetto dei limiti di interdizione al fine di consentire lo svolgimento in piena sicurezza delle complesse e delicate delicate lavorazioni che verranno eseguite.” conclude la nota.
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