Giangrasso annuncia l’avvio della costruzione di un secondo 24 metri e svela nuovi progetti
Un armatore avrebbe già messo gli occhi sul progetto di un rivoluzionario 65 metri con piscina interna

Viareggio – Il cantiere Giangrasso sta vivendo una fase di grande dinamismo, con l’avvio della costruzione di nuove unità e ambiziosi progetti in fase avanzata. A pochi mesi dal varo e dalla consegna del suo primo G24 (un evento posticipato di qualche mese per le significative modifiche richieste dall’armatore sul layout interno), il cantiere annuncia l’avvio della costruzione della seconda unità da G24 metri, già in fase conclusiva di vendita. In questa fase di grande fermento, Bartolomeo Giangrasso, fondatore e AD del cantiere, ha anticipato a SUPER YACHT 24 anche l’avanzamento delle trattative per un 34 metri, di cui ha presentato al nostro giornale un’anteprima esclusiva, e svelato il grande progetto di un 65 metri, che ha già catturato l’attenzione di un possibile armatore.
Dottor Giangrasso, partiamo dal vostro secondo yacht G24: può descriverci le fasi iniziali di costruzione e quali caratteristiche distintive avrà rispetto alle produzioni standard?
“Abbiamo da poco completato l’impostazione della chiglia, un momento fondamentale che segna l’inizio della costruzione. Nello specifico, abbiamo posato il plateau e il blocco della sala macchine, in pratica il primo blocco strutturale dell’imbarcazione. Questa unità, come il primo 24 metri in costruzione, sarà realizzata secondo gli standard commerciali della bandiera di Marshall Island, in base all’accordo che abbiamo siglato con Ocean Independence per tutte le nostre nuove produzioni di 24, 30 e 34 metri. Optare per la conformità a standard internazionali rigidi “full commercial” come questo significa puntare sull’eccellenza e dotare anche un 24 metri di caratteristiche proprie di una vera nave, che vanno ben oltre i requisiti richiesti da una normale certificazione Ce.
Questa scelta comporta specifiche tecniche particolarmente stringenti, soprattutto per la sala macchine, che a differenza di un’imbarcazione da diporto tradizionale, viene realizzata interamente con tubazioni in acciaio e cupronickel, senza l’uso di plastica o vetroresina; un dettaglio che incide sui tempi di consegna allungandoli di circa 40-45 giorni in più, ma che garantisce livelli superiori di sicurezza, durabilità e conformità per il charter. Tutti i nostri clienti attuali per queste unità – i due 24 metri e un 34 metri – provengono dalla società Ocean Independence.”
Il vostro primo G34 in che fase si trova e quali caratteristiche presenta il progetto?
“Stiamo chiudendo le trattative per questo yacht, la cui progettazione, curata dallo Studio Arabbito, è già stata avviata. Il nuovo 34 metri, seguirà lo stile classico che contraddistingue anche il 24 metri. Sarà un’imbarcazione full displacement, con scafo in acciaio e sovrastruttura in alluminio. Una delle sue caratteristiche più salienti sarà la larghezza: ben 8,30 metri, che si traduce in volumi interni significativi: stimiamo una stazza lorda di circa 297 Gt, appena sotto la soglia delle 300 Gt per ragioni legate alle normative Marpol. Una volumetria quindi particolarmente generosa che troviamo normalmente su barche più grandi, di circa 37 metri, che abbiamo ottenuto grazie alla sua larghezza, superiore alla media. Il superyacht a tre ponti, disegnato negli esterni da Federico Romani, è dotato di cinque cabine per un massimo di 10 ospiti con la suite armatoriale sul main deck, che include a poppa una piscina, e alloggi per un equipaggio composto da 6 persone con la cabina del capitano sull’upper deck, collegata alla timoneria“.
Ci sono in prospettiva progetti per realizzare superyacht ancora più grandi?
“Abbiamo in fase di negoziazione progetti per imbarcazioni di dimensioni ancora maggiori, tra cui un 45 metri e un 65 metri. Il progetto del 65 metri, in particolare, promette di essere rivoluzionario, con un ponte interamente dedicato all’armatore e l’esclusiva caratteristica di una piscina privata all’interno della cabina armatoriale, una soluzione al momento unica nel mercato.”
Avete progetti ulteriori di espansione per aumentare la capacità produttiva?
“La capacità produttiva del nostro cantiere, che a base a Viareggio, si è già ampliata con la recente acquisizione di nuovi capannoni nell’area dei Navicelli a Pisa dove prevediamo di essere operativi da fine ottobre. Questi nuovi spazi saranno dedicati alla costruzione della parte metallica (scafo e sovrastruttura) per yacht fino a 45 metri, mentre l’allestimento finale degli yacht continuerà a essere svolto a Viareggio per ottimizzare i processi produttivi mantenendo la qualità artigianale che ci contraddistingue. Per la costruzione di yacht di queste dimensioni e superiori stiamo comunque cercando ancora nuove aree esterne in Toscana.”.
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