Slitta a primavera il recupero del relitto del Bayesian
A causa delle complessità tecniche e in attesa del piano definitivo le operazioni per il sollevamento del superyacht sono state rimandate
Il recupero del superyacht a vela Bayesian, affondato la scorsa estate in Sicilia, è stato rimandato in attesa di condizioni meteorologiche migliori e dell’approvazione di un piano di recupero definitivo. In un primo momento le operazioni per riportare in superficie il relitto erano previste tra gennaio e febbraio. Lo yacht è affondato la notte del 19 agosto nel corso di una violenta tempesta estiva quando si trovava in rada a Porticello, in provincia di Palermo. Nell’incidente sono morte sette persone, tra cui l’imprenditore inglese Mike Lynch e sua figlia Hannah. Il relitto ha un ruolo importante come prova nell’indagine penale in corso della procura di Termini Imerese. La complessità del recupero e la delicatezza dell’operazione per non compromettere lo stato dello scafo hanno imposto una tempistica differente.
Il piano di recupero non è ancora definitivo, ma il suo schema di base prevede il parbuckling della nave riportandola in assetto. A questo punto, se il sartiame della Bayesian viene mantenuto completamente intatto, la punta del gigantesco albero sporgerebbe dall’acqua di circa 70 piedi, con lo scafo ancora appoggiato sul fondo a 50 metri di profondità. La nave verrebbe poi sollevata utilizzando una gru galleggiante per il sollevamento e palloni sollevatori per riportarla in galleggiamento. Le condizioni imposte dagli inquirenti alla società incaricata del recupero prevedono che l’albero debba restare intatto e che i serbatoi del carburante vengano svuotati a recupero avvenuto per evitare danni ambientali. Una volta definito il piano, l’operazione dovrebbe iniziare nel corso della primavera.
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