Torna alta la tensione al vertice di Ferretti Group fra Galassi e i soci cinesi
Weichai Group (37,5% del capitale) accusa l’a.d. di avere “concentrato” il potere decisionale e di avere escluso i suoi rappresentanti dai processi chiave

Ai vertici del Gruppo Ferretti il clima è tornato a surriscaldarsi. Secondo quanto rivelato da Bloomberg il principale azionista, ovvero il colosso cinese Weichai Group (che detiene il 37,5% del capitale), accusa l’amministratore delegato Alberto Galassi di avere “concentrato” il potere decisionale e contemporaneamente di avere escluso i suoi rappresentanti dai processi chiave. L’accusa emergerebbe da un documento interno inviato da Weichai alla propria controllante: i dirigenti legati al socio cinese sarebbero stati di fatto “tagliati fuori” dall’headquarter di Forlì e relegati a “compiti sporadici” negli uffici di Milano.
Né da Ferretti né da Weichai è arrivato alcun commento né chiarimento sul tema.
Questo nuovo scontro giunge un anno dopo la ‘spy story’ che ha coinvolto manager di ferretti Group legati al socio cinese: nel 2024 negli uffici milanesi furono infatti rinvenuti microspie con conseguenti denunce e apertura di due fascicoli da parte della Procura di Milano. Quel clima di attrito si è intrecciato con il dibattito tra management azionista di riferimento in merito a un piano di riacquisto di azioni proprie (buyback).
A marzo scorso Galassi aveva ribadito che Ferretti valutava un possibile buyback e puntava a un’acquisizione nel corso dell’anno, precisando di non avere avuto interlocuzioni con Weichai su un eventuale disimpegno del socio.
Come ricorda il Corriere della Sera la contrapposizione in casa Ferretti si inserisce nel più ampio dossier sugli investimenti cinesi in Italia. Nel 2023 il governo è intervenuto su Pirelli imponendo limiti di governance al socio Sinochem nell’ambito del Golden Power, un caso che viene spesso richiamato quando si parla di partecipazioni cinesi in società considerate strategiche.
Ferretti, primario cantiere di yacht e imbarcazioni nautiche nonché proprietario dei marchi Riva, Pershing, Wally, Crn, Custom Line e Itama, si era rilanciata dopo l’ingresso di Weichai nel 2012. Galassi è al timone dal 2014 e il suo attuale incarico è in scadenza a marzo prossimo. Il gruppo è quotato a Hong Kong (dal 2022) e a Milano (dual listing dal 2023).
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