Menu
  • Home
  • Yacht
  • Marina
  • Services
  • Suppliers
  • Yards
  • English
  • Chi siamo (Who we are)
  • Contatti (Contacts)
  • Perché (Why)
  • Pubblicità (Advertising)
Il quotidiano online del mercato super yacht

Il quotidiano online del mercato super yacht

logo shipping italy
  • Home
  • Yacht
  • Marina
  • Services
  • Suppliers
  • Yards
  • English
Il quotidiano online del mercato super yacht

Il quotidiano online del mercato super yacht

Services

Mariotti: “Gestione di shadow boats e toys nuove sfide per i comandanti”

Il segretario generale di Italian Yacht Masters invoca il coinvolgimento delle scuole e lavora all’annoso riconoscimento dei titoli

di Riccardo Masnata
20 Luglio 2022
Stampa
Mariotti Manuel – Italian Yacht Masters NC (1)

Il viaggio di SUPER YACHT 24 nel mondo dei comandanti, che ha toccato recentemente soprattutto il tema della formazione, in questo nuovo incontro con Manuel Mariotti affronta l’evoluzione della figura professionale nel futuro dello yachting, come ad esempio quello della gestione dei “toys” che ormai si incontrano a bordo degli yacht di lusso, e delle shadow boat che sono a loro supporto.

Il percorso professionale di Mariotti, oggi segretario dell’associazione Italian Yacht Masters, è piuttosto singolare: velista per passione sin da ragazzo, a bordo di Optimist, 420, 470 e poi a salire fino ai Maxi, con diversi passaggi e regate su barche d’epoca. In parallelo procedeva la sua formazione scolastica, prima col diploma di liceo scientifico conseguito a Chiavari (Genova) e a seguire la laurea in Scienze Ambientali all’Università di Genova.

Primo imbarco come semplice marinaio su una barca di un grande armatore come Sergio Loro Piana, fratello di Pigi, passando poi dalle barche di Coppa America, Mariotti ha via via scalato la gerarchia di bordo fino ad avere la prima responsabilità di comando nel 2001, su un Grand Soleil: da allora ha gestito molte barche di prestigio fra cui altre prodotte dai Cantieri del Pardo, Baltic e, fra i superyacht a motore, Baglietto, Benetti, Maiora, Crn e Feadship.

Comandante Mariotti, partiamo dal tema più caldo che per la vostra categoria è sempre quello dei titoli, qual è la vostra posizione?

“E’ molto semplice, per noi di Italian Yacht Masters il comandante è uno solo, non dovrebbe esserci separazione delle carriere fra il commerciale e il diporto. Con la carenza di lavoratori marittimi che negli ultimi tempi si è fatta quasi drammatica ed è stata denunciata anche dalle associazioni di categoria, tenere i due titoli separati ha ancora meno senso.”

Oltretutto con la corsa al gigantismo degli yacht, le differenze tra unità da diporto e unità commerciali si riduce sempre più…

“Esatto, un tempo quando la maggior parte dei superyacht era fra i 25 e i 40 metri poteva esserci qualche ragione in più ma oggi la flotta mondiale del diporto si sposta su dimensioni che spesso superano i 70, con punte di 160 metri e si stanno progettando unità di oltre 200 metri, di fatto delle vere e proprie navi.”

Insomma continua la battaglia fra i comandanti italiani e quelli inglesi e i loro titoli Mca?

“Gli inglesi oggi hanno un vantaggio oggettivo, di fatto la carriera da loro è una sola con semplici regole e un semplificato percorso formativo, più chiaro dal punto di vista normativo. Noi facciamo molta fatica a tenere i titoli sia del diporto che del commerciale, alcuni colleghi hanno rinunciato ai secondi. Per questo come Italian Yacht Masters stiamo facendo pressione a tutti i livelli per modificare questa situazione e recuperare il gap competitivo: a parole i nostri interlocutori istituzionali sono tutti d’accordo ma in Italia spesso è farraginoso passare dalle parole ai fatti.”

Chi sono gli altri soggetti che si impegnano nello sviluppo di una maggiore professionalità dello yachting?

“In primis cerchiamo risposte nel Ministero delle Infrastrutture e nel Corpo delle Capitanerie, ma ovviamente sono coinvolte varie associazioni come Genova for Yachting, Amadi, Ama, Navigo e anche Isyl. Cerchiamo di fare rete perché queste battaglie coinvolgono ogni settore; professionisti e imprese devono collaborare.”

A proposito di aziende, che rapporto avete coi cantieri?

“Molto buono, Italian Yacht Masters ha organizzato diverse visite di realtà, solo per citarne alcuni Lurssen, Tankoa, Rossinavi ma sono state anche strette relazioni con porti come Marina Amico, Marina Loano, Marina Genova e molti altri e tanti contatti con altre realtà del nostro settore. L’associazione si vuole impegnare ad allargare la propria rete di relazioni e cercare di pensare a più ampio respiro, cercando di coinvolgere le scuole, a partire fin dalle elementari.”

Come si coinvolgono meglio gli studenti e più in generale i giovani?

“Dobbiamo far conoscere meglio il nostro mondo, solo così potremo garantire la crescita del  settore. Perché non approfittare della permanenza dei megayacht nei nostri porti durante la stagione invernale per far salire a bordo i ragazzi e illustrare la vita di bordo? Con l’aiuto di un comandante appassionato potremmo far vedere loro le barche, il ponte di comando, le sale macchine, e gli interni, in maniera da ampliare la loro conoscenza. Sarà poi più facile che si possano innamorare della nautica e decidere di lavorare nel nostro settore.”

C’è bisogno di personale oggi a bordo?

“Non sono solo i marittimi a mancare, ma noto una carenza di maestranze specializzate come falegnami, elettricisti, motoristi, senza contare la maggiore richiesta di professionalità legate all’elettronica, all’IT, ai big data e alla domotica, molto utilizzata a bordo. Il settore del refit sarà poi sempre più importante e di conseguenza tutti i professionisti di questo settore sono molto ricercati.”

E i comandanti? Come si sta modificando la vostra professione?

“Come già sottolineato dai miei colleghi, con l’aumento delle dimensioni medie degli yacht, e conseguentemente della consistenza degli equipaggi, noi comandanti siamo oggi simili a manager, e dobbiamo ricoprire più competenze che una volta non esistevano. Di fatto siamo sempre più dei ‘mediatori’ e ‘trait d’union’ fra armatori e agenzie, broker, società di charter e società di yacht management.”

Dal punto di vista puramente fisico e tecnico invece cosa vi è richiesto oggi?

“Le nuove tendenze nel settore dello yacht design influiscono molto sull’evoluzione del ruolo. Per esempio i cosiddetti ‘toys’ che si utilizzano in crociera per il divertimento dell’armatore e dei suoi ospiti come tender, moto d’acqua, jet ski, scivoli, ecc. sono ormai dotazioni quasi obbligatorie specie per gli yacht da charter ma richiedono molto impegno da parte di comandanti ed equipaggi per la loro corretta gestione, soprattutto tenendo sempre come massima priorità la sicurezza. C’è anche un altro aspetto interessante…”

Quale? 

“Mi riferisco alle shadow boat, sempre più utilizzate e diffuse da molti armatori, barche derivate dai ‘supply vessel’di appoggio soprattutto alle piattaforme petrolifere. Queste barche ‘a sostegno’ in realtà possono raggiungere dimensioni importanti, fino a 70 metri. Per noi comandanti questo genere di mezzi significa opportunità di impiego in più ma anche la necessità di formarsi sempre meglio per acquisire nuove competenze, penso ad esempio ai corsi da Helicopter Landing Officer”.

CLICCA QUI PER ISCRIVERTI ALLA NEWSLETTER GRATUITA DI SUPER YACHT 24

Attenzione: errori di compilazione
Indirizzo email non valido
Indirizzo email già iscritto
Occorre accettare il consenso
Errore durante l'iscrizione
Iscrizione effettuata
Market Report
Tutte le notizie
default
Project T One Off connessione satellitare senza cupole grazie a Videoworks
L’explorer di 45 metri di Cantiere delle Marche vanta uno dei sistemi Av/It più avanzati della sua categoria ed è…
  • Cantiere delle Marche
  • Cassetta Yacht Designers
  • connessione satellitare
  • domeless
  • Hy­dro Tec
  • Project T One Off
  • sistema Av/It
  • SUPER YACHT 24
  • Videoworks
3
Suppliers
16 Luglio 2025
Sistema di interfaccia
Con Schenker Watermakers il dissalatore si controlla dal monitor del chartplotter
Presentata la nuova interfaccia grafica universale con l’elettronica di bordo
  • B&G
  • chartplotter
  • dissalatori
  • Garmin
  • interfaccia
  • Raymarine
  • Schenker Watermakers
  • Simrad
  • SUPER YACHT 24
1
Suppliers
15 Luglio 2025
Galea Ropes-2 – Copia
Armare presenta la cima Galea Rope per barche d’epoca
L'azienda friulana amplia la linea Classic con un nuovo prodotto realizzato con poliestere e cordura per prestazioni moderne e look…
  • armare ropes
  • barche classiche
  • barche epoca
  • cima
  • Galea Rope
  • SUPER YACHT 24
1
Suppliers
14 Luglio 2025
Autotrack
Simrad presenta la funzione AutoTrack per i radar Simrad Halo 2000 e Halo 3000
Il sistema rileva, monitora e assegna una priorità alle imbarcazioni in movimento e ad altri target, tracciandone rotta e monitorando…
  • autotrack
  • Elettronica
  • Navico
  • Navigazione
  • Simrad
  • SUPER YACHT 24
2
Suppliers
10 Luglio 2025
Confindustria Nautica_Economia del Mare_Il Sole 24 Ore
Formenti (Confindustria Nautica): “Non c’è Italia senza industria manifatturiera”
Lo ha detto il presidente dell’associazione di categoria in occasione del forum Economia del Mare 2025
  • Confindustria Nautica
  • Forum
  • Genova
  • Il sole 24 ore
  • Piero Formenti
  • SUPER YACHT 24
3
Services
9 Luglio 2025
Il quotidiano online del mercato super yacht
  • Chi siamo (Who we are)
  • Contatti (Contacts)
  • Perché (Why)
  • Pubblicità (Advertising)

© SUPER YACHT 24 (Riproduzione riservata – All rights reserved)
Testata iscritta nel registro stampa del Tribunale di Genova n.608/2020 edita da Alocin Media Srl
Direttore responsabile: Nicola Capuzzo

  • Informativa Cookie
  • Informativa Privacy
  • P. IVA: 02499470991
Credits: Edinet s.r.l. - Pietra Ligure (SV)
enit