Giannecchini: il Distretto Nautico Toscano rilancia con nuovi eventi e strategie per la sostenibilità
Innovazione come driver, un innovativo evento internazionale sul green, e l’urgenza di affrontare i nodi infrastrutturali e della formazione per consolidare il primato toscano
Il Distretto Tecnologico della Nautica e della Portualità Toscana ha definito un piano strategico che pone l’innovazione al centro del suo sviluppo futuro. Come ha spiegato a SUPER YACHT 24 il presidente Andrea Giannecchini, l’obiettivo è affrontare le tematiche della sostenibilità, della digitalizzazione e dell’intelligenza artificiale, consolidando la posizione di leadership del distretto.
Una delle iniziative più ambiziose è la ripresa di un evento di settore, un nuovo salone specializzato e internazionale, che potrebbe debuttare già nella prossima primavera. Questo evento, che idealmente prenderà il posto del Versilia Rendez-Vous, si concentrerà esclusivamente sulla nautica sostenibile. Il suo format tecnico è stato pensato per mettere in risalto le innovazioni di processo e di prodotto: dai materiali avanzati ai combustibili alternativi, dall’integrazione di sistemi ibridi ed elettrici all’applicazione dell’intelligenza artificiale. L’investimento in questo ambito è considerato molto importante, poiché Giannecchini prevede che “in un futuro prossimo, una barca ‘green’ avrà un valore di mercato superiore”. Il progetto punta a conferire al distretto toscano un ruolo di avanguardia a livello globale sulle tematiche ambientali.
La forza del distretto si basa su dati precisi: con 40 cantieri, 5.000 imprese e 22.000 addetti, la Toscana produce circa il 30% degli yacht mondiali oltre i 24 metri, detenendo la leadership nella fascia tra i 30 e i 70 metri, che rappresenta il 60% del valore economico del mercato. “Questo successo è il risultato di un modello produttivo unico, che fonde l’eccellenza artigianale con una robusta capacità industriale, evidenzia Giannecchini.
Nonostante la leadership, il distretto deve affrontare diverse sfide. La prima è la carenza di spazi e l’inadeguatezza delle infrastrutture. Tre sono le priorità individuate dal presidente: infrastrutture materiali – la necessità di modernizzare il porto di Viareggio e risolvere i “colli di bottiglia” nel trasporto via terra; gestione degli spazi: l’esigenza di trovare nuove aree, anche nell’entroterra, per attività come il refitting, liberando i cantieri di Viareggio per la produzione; formazione: l’evoluzione tecnologica richiede nuove competenze e a tal fine, il distretto sta pianificando una Academy Nautica, che coinvolga Its Isyl Academy, università e imprese per formare tecnici e artigiani specializzati.
Infine, l’internazionalizzazione rimane al centro della strategia. Il distretto sta lavorando per sviluppare partnership con altri poli strategici nel Mediterraneo per esportare il “modello toscano” e generare nuove opportunità di business per le proprie imprese. L’obiettivo, in sintesi, conclude il presidente Giannecchini, è allineare lo sviluppo infrastrutturale e la formazione alle esigenze di un’industria in costante evoluzione.
C.G.
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