Al via la gara europea per la gestione del Porto Turistico di Lavagna
Pubblicato il bando per il futuro di quello che è uno dei porti turistici più grandi del Mediterraneo tra lotte legali, 80 milioni di euro di investimenti e criteri del Comune per la concessione
Una svolta per il porto turistico di Lavagna, uno dei più grandi del Mediterraneo: dopo mesi di incertezze e ricorsi legali, la Regione Liguria ha pubblicato il bando per la sua gestione. Un passo, questo, che apre ufficialmente la strada a una gara a livello europeo per affidare l’infrastruttura per i prossimi decenni e che – secondo Il Secolo XIX – sembra aver trovato la soddisfazione del sindaco Gian Alberto Mangiante che ha anticipato ufficialmente la notizia fornendo tutti i dettagli.
La gestione del porto è da sempre un tema cruciale per Lavagna, non solo per le ricadute economiche sul Comune e per la potenziale rivoluzione urbanistica che porterebbe, ma anche come punto di scontro politico. L’amministrazione Mangiante è favorevole a una gestione privata che porti benefici alla città, mentre l’opposizione, guidata da Claudio Lapetina, sostiene una gestione “in house”.
La pubblicazione del bando arriva dopo un percorso complesso a causa dei rallentamenti legati alla “vicenda Toti” per il rinnovo delle cariche regionali e a ricorsi legali. La Porto di Lavagna Spa, attuale gestore, aveva presentato ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato contestando la procedura di affidamento. Tutti i ricorsi sono comunque stati respinti, confermando la legittimità della procedura comunale. La società aveva denunciato “anomalie” nel project financing proposto, sostenendo che alcune soluzioni progettuali fossero irrealizzabili e dannose per l’interesse pubblico.
La pubblicazione del bando segna la fine di queste contestazioni legali. Ora si apre la fase in cui operatori europei potranno presentare le loro offerte, con la possibilità di migliorare il progetto presentato dal network F2i, che include anche Cassa Depositi e Prestiti, che era stato scelto dall’amministrazione come progetto di interesse pubblico e aveva proposto interventi per circa 80 milioni di euro (contro i 28,5 milioni del progetto della Porto di Lavagna Spa), prevedendo una radicale ristrutturazione e modernizzazione del porto.
Il sindaco Mangiante ha fissato tre criteri fondamentali per il nuovo gestore finanziario. Il nuovo gestore dovrà accollarsi il debito di circa 12 milioni di euro che l’attuale gestore ha verso il Comune, per riequilibrare il bilancio comunale. Il secondo criterio è di natura urbanistica: il progetto dovrà prevedere la riqualificazione della “sovrapiastra portuale”, con nuove aree verdi, spazi per famiglie e giovani, e migliori collegamenti con la città. Infine il criterio reddituale: dato lo stato di dissesto finanziario del Comune (che non può gestire direttamente il porto), il nuovo affidamento dovrà garantire al Comune un certo numero di posti barca “a reddito”, assicurando entrate fisse per le casse comunali.
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