Picchiotti Gentleman 24: il classico panfilo italiano ritorna con un’anima contemporanea
Tradizione e tecnologia si incontrano nel nuovo 24 metri di Picchiotti, progettato da Luca Dini. Linee classiche, materiali pregiati e soluzioni ingegneristiche moderne ridefiniscono il concetto di yacht degli anni d’oro
Montecarlo – Gentleman 24 è la nuova frontiera del cantiere Picchiotti di The Italian Sea Group. Con i suoi 23,96 metri di lunghezza fuori tutto e 6,50 metri di baglio massimo, si colloca nella fascia dei superyacht compatti sotto le 150 GT, ma con contenuti tecnici e stilistici di fascia superiore.
“Con la sua inconfondibile sovrastruttura in legno e i dettagli in acciaio lucido, il Picchiotti Gentleman 24 ridefinisce la nautica contemporanea attraverso la lente di un’eleganza senza tempo – racconta il designer Luca Dini -. Lo yacht richiama l’età d’oro delle imbarcazioni da gentleman, ma sotto la sua silhouette classica si cela la più avanzata tecnologia e ingegneria. Questo contrasto, tra tradizione e innovazione, conferisce al Gentleman 24 un carattere unico: al tempo stesso nostalgico e inequivocabilmente moderno”.
Le linee sono quelle del classico panfilo italiano che solcava i mari negli anni d’oro della nautica, ma rese affascinanti da un tocco di modernità. Una caratteristica che ritroviamo anche nel tender, ben visibile sul main deck a poppa, che l’armatore può esibire con orgoglio, e non certo relegare in garage, dato che è un piccolo panfilo in miniatura.
Sul main deck si trovano il salone principale, la zona pranzo e la timoneria, con grandi finestrature che richiamano i motoryacht classici. A poppa, un ampio pozzetto si apre sul mare attraverso il portellone in mogano, collegandosi al beach club. A prua, la scala centrale conduce al prendisole. Il lower deck prevede le cabine ospiti e gli spazi di servizio. La zona armatoriale è organizzata con cabina matrimoniale a tutto baglio e bagno en suite. Le cabine ospiti sono rifinite con gli stessi materiali pregiati del main deck.
La beach area è un punto distintivo del progetto. Integrata con il portellone di poppa, diventa una lounge sul mare, arredata con mobili su misura e pensata per un utilizzo conviviale. La zona equipaggio, separata dalla zona ospiti, comprende cabine e spazi funzionali per l’equipaggio, a garanzia di efficienza operativa e privacy per l’armatore.
La spinta è affidata a due motori Man D2868LE466 V8 da 1.300 cv ciascuno (956 kW a 2.300 giri/min), accoppiati a riduttori Zf 665 e ad eliche a passo fisso. Le prestazioni garantiscono una velocità massima di 18 nodi e una di crociera di 16 nodi. A regime dislocante, lo yacht raggiunge circa 1.000 miglia nautiche di autonomia a 9 nodi, grazie a serbatoi carburante da 10mila litri.
Due generatori da 35 kW assicurano l’alimentazione elettrica a bordo. Per le manovre sono installati un bow thruster elettrico da 30 kW e uno stern thruster idraulico da 20 kW, mentre la stabilità in navigazione e all’ancora è garantita da un sistema giroscopico di ultima generazione.
Il Gentleman 24 è stato concepito come un esercizio di stile coerente con il dna del brand Picchiotti. I ponti in teak e gli inserti in mogano, dai corrimano al portellone di poppa, richiamano il linguaggio delle imbarcazioni classiche.
All’interno, il main saloon propone pareti in laccato bianco Alpi e pavimenti in parquet Wengè Africa, con arredi firmati Cassina, Exteta e Minotti. Le cabine ospiti, anche queste rivestite in laccato bianco, adottano moquette a pavimento e bagni rifiniti in marmo Emperador e Bianco Statuarietto di Carrara. L’area beach club accoglie un divano letto Bodema, mentre gli spazi esterni del main deck sono arredati con soluzioni outdoor Exteta.
La conferenza stampa di The Italian Sea Group alla vigilia del Monaco Yacht Show ha ricordato anche Giorgio Armani, la cui presenza era prevista al boat show monegasco, a pochi mesi dal varo dell’Admiral Armani 72 m, ormeggiato in banchina. “Questo yacht è l’incontro tra l’eleganza poetica di Giorgio Armani e l’eccellenza tecnica di The Italian Sea Group – dice Giovanni Costantino, fondatore e amministratore delegato di Tisg –. Un viaggio creativo che ha trasformato un sogno in una realtà che solca il mare con grazia. Armani ci richiedeva sempre un livello di qualità e precisione altissimo”.
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