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Ad Astra 60: la lobster boat di Piloda Yachting pensata per il Mediterraneo

Una classica aragostiera di 18 metri disegnata da Francesco Guida, con soluzioni pensate per la navigazione pratica e confortevole. Attenzione al dettaglio e rifiniture di pregio

di Giuseppe Orrù
16 Settembre 2025
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Cannes (Francia) – Piloda Yachting ha presentato al Cannes Yachting Festival Ad Astra 60, una lobster boat che si inserisce nella tradizione Down East reinterpretandola con un approccio mediterraneo e funzionale. La barca è frutto della collaborazione tra Piloda Yachting, divisione nautica del Piloda Group, e Francesco Guida, che ne ha seguito l’architettura navale, le linee esterne e il progetto degli interni.

L’intento dichiarato è quello di riportare in primo piano semplicità, coerenza progettuale e attenzione al dettaglio, in un mercato che tende a riprodurre soluzioni simili. Ad Astra 60 punta su proporzioni equilibrate, linee classiche e materiali selezionati, evitando eccessi estetici e soluzioni legate a mode temporanee. Come spiega Guida, si è cercato di mantenere un’eleganza misurata, riconoscibile senza ricorrere a elementi decorativi superflui.

Ad Astra 60 è lunga 17,86 metri con una larghezza massima di 4,75 metri e un dislocamento di 24,7 tonnellate. La carena, sviluppata con attenzione alla navigazione in differenti assetti, presenta una ruota di prua pronunciata e uno spigolo paraspruzzi studiato per limitare le imbarcate. Le uscite poppiere sono state disegnate per massimizzare l’efficienza idrodinamica.

La motorizzazione standard prevede due Man I6-800, 6 cilindri da 800 cv ciascuno, abbinati a trasmissione in linea d’asse. Una scelta voluta per garantire robustezza, semplicità di manutenzione e costi di esercizio coerenti con un utilizzo continuativo. Le prestazioni dichiarate indicano una velocità di crociera di 25 nodi e una massima di 32 nodi, con consumi contenuti anche in regime dislocante. Questo rende la barca adatta tanto alla crociera veloce quanto a navigazioni più lunghe a velocità ridotte, mantenendo sempre stabilità e comfort.

Il serbatoio carburante ha una capacità di 2.700 litri, mentre quello per l’acqua dolce arriva a 1.000 litri, valori che permettono una buona autonomia sia per uscite giornaliere sia per crociere prolungate. Il progetto della coperta ha puntato a un design essenziale e pulito, con superfici funzionali e prive di elementi ridondanti. Il pozzetto è ampio e direttamente collegato al salone grazie a una porta scorrevole che crea un ambiente unico tra interno ed esterno. Questa continuità è ulteriormente sottolineata dal tettuccio apribile elettricamente, che consente di modulare l’apporto di luce e ventilazione.

La zona pranzo esterna accoglie comodamente sei persone, con arredi pensati per la convivialità e la praticità di utilizzo. L’armatore può scegliere tra due configurazioni di layout che influenzano l’organizzazione degli spazi: la versione a tre cabine e due bagni, con cucina posizionata all’esterno e un’area di supporto nel saloncino interno; la versione a due cabine, che sposta la cucina al ponte inferiore e integra all’esterno un grill per la preparazione dei pasti. Entrambe le opzioni sono pensate per consentire un utilizzo versatile: dal day cruising, fino a 12 ospiti a bordo, a crociere più lunghe con sistemazioni comode per l’armatore e gli ospiti.

Gli ambienti interni sono rifiniti con masselli e tranciati di teak, lavorati con attenzione per garantire un livello di qualità tangibile. La filosofia progettuale, come sottolinea il project manager Salvatore Bonavita, è quella del “vero dettaglio”: non ci sono spigoli vivi nei letti né disallineamenti nei cielini, perché ciò che non è immediatamente visibile è comunque determinante nella percezione complessiva della barca.

Il salone interno è organizzato come prolungamento del pozzetto, con divani e arredi funzionali. La disposizione delle cabine varia in base al layout scelto, ma in entrambi i casi si mantiene l’obiettivo di coniugare comfort e facilità di utilizzo, senza sacrificare spazi vitali né introdurre soluzioni eccessivamente complesse.

Ad Astra 60 si rivolge a un pubblico eterogeneo: da un lato armatori che provengono da imbarcazioni più grandi e cercano un prodotto gestibile in autonomia senza rinunciare al comfort, dall’altro clienti più giovani alla ricerca di una barca solida e distinta, adatta anche a un uso familiare. Il progetto si inserisce nella strategia di Piloda Yachting, parte di Piloda Group, realtà industriale italiana attiva nell’edilizia (Piloda Building) e nella cantieristica (Piloda Shipyard). Con Ad Astra 60 l’azienda punta a consolidare una gamma capace di coniugare tradizione costruttiva e scelte tecniche attuali, mantenendo una produzione focalizzata sulla qualità e non sui grandi numeri.

Piloda Group opera nella nautica da 15 anni gestendo commesse militari e refitting con manodopera specializzata; gestisce oltre 200 imbarcazioni all’anno a Torre Annunziata. “Questo ci dà un punto di vista unico – ha detto Walter Di Palo, a capo della divisione Yachting di Piloda Group -: sappiamo cosa funziona e cosa invece costringe gli armatori a compromessi inaccettabili. Il mercato oggi propone barche sempre più squadrate: grandi saloni, stabilizzatori indispensabili, poca attenzione alla navigazione. Noi crediamo che una barca debba emozionare, marina, essere bella da vivere e da guardare. Ad Astra nasce dall’esperienza concreta di chi ogni giorno ripara barche. Abbiamo progettato una sala macchine accessibile, impianti facilmente raggiungibili, zattere integrate con intelligenza. Soluzioni semplici che evitano gli errori che vediamo troppo spesso in cantiere. È una barca pensata non solo per oggi, ma per funzionare bene anche fra vent’anni”.

Poi l’annuncio di non voler diventare un cantiere di produzione di massa. “Realizzeremo 4-5 barche l’anno, ciascuna customizzata per armatori esperti. Abbiamo avuto un buon riscontro: dal Mediterraneo alla Turchia, dalla Francia al Nord Europa”. In futuro sono in arrivo una versione open e un 80 piedi, “sempre con la stessa filosofia di crescita graduale – ha spiegato Di Palo – e qualità senza compromessi”.

Scheda tecnica – Ad Astra 60

Lunghezza f.t.: 17,86 m

Larghezza: 4,75 m

Dislocamento: 24,7 t

Propulsione: 2 x MAN I6-800

Carburante: 2.700 L

Acqua: 1.000 L

Velocità di crociera: 25 nodi

Velocità massima: 32 nodi

Ospiti: fino a 12 – 3 cabine + cabina marinaio

Categoria CE: B

Prezzo base: 2.230.000 euro (Iva esclusa) 

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