“Il Bello e Ben Fatto – Made in Marche”: l’eccellenza nautica marchigiana si racconta (VIDEO)
Tra Fano e Ancona due giorni di riflessioni sul futuro della nautica e sulle eccellenze imprenditoriali del territorio, visite a cantieri e confronto tra imprenditori

Fano (Ancona) – Scattare una fotografia della realità industriale delle Marche, con un particolare focus sul cluster della cantieristica navale. Anche quest’anno l’edizione 2025 de “Il Bello e Ben Fatto – Made in Marche”, evento ideato e promosso dall’Associazione Marche Yachting and Cruising con il supporto di Atim – Agenzia per il Turismo e l’Internazionalizzazione delle Marche, il Comune di Fano, l’Autorità di Sistema Portuale del Medio Adriatico Centrale, ha permesso a una delegazione di giornalisti provenienti da tutto il mondo di scoprire un distretto da cui nascono molti dei super yacht prodotti in Italia.
Due giornate intense, tra Fano ed Ancona, dedicate a una riflessione concreta e visionaria sul futuro della nautica e sulle eccellenze imprenditoriali del territorio, con l’obiettivo di valorizzare un comparto che unisce manifattura, design, innovazione e turismo di alta gamma.
Il municipio di Fano ha ospitato un tavolo di confronto tra istituzioni, imprenditori e rappresentanti del settore cantieristico locale, tra cui Adria Sail, Cantiere Rossini, Italia Yachts, Nerea Yachts, Pershing, Silent Yachts e Wider. Al centro del dibattito: il futuro dei porti e delle infrastrutture, la necessità di spazi produttivi, il dragaggio, l’accoglienza del turismo nautico di lusso e – soprattutto – la formazione.
Il giorno successivo, nel nuovo Fano Marine Center, si è tenuto un talk show che ha dato voce ad alcune figure chiave dell’imprenditoria marchigiana e nazionale. Interventi appassionati e profondi, che hanno offerto spunti preziosi su visione strategica, valorizzazione del territorio, identità e futuro.
Tilli Antonelli, anima innovativa e fondatore di Pershing, ha ricordato i suoi esordi nel mondo delle Regate, con Raul Gardini con il Moro di Venezia e poi con l’acquisto di un cantiere locale per barche a vela con due amici e ha sottolineato l’urgenza di uno sguardo più audace e creativo per il futuro della nautica marchigiana. Federica Cantori (Cantori Spa) ha evidenziato la ricchezza dell’artigianato locale, fatto di “mani d’oro e cuori da ventenni” che rischiano però di non avere a chi trasmettere il proprio sapere.
Francesco Casoli (Elica) ha posto l’accento sulla necessità di creare ecosistemi imprenditoriali solidi, fondati su condivisione, ascolto e umiltà. Michele Bernetti (Umani Ronchi) ha invitato gli imprenditori marchigiani a uscire dal localismo, guardando oltre il proprio settore per alzare il valore percepito dei prodotti.
Il Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Gian Luca Gregori, ha presentato il “modello Marche” come esempio di sinergia tra istituzioni, università e imprese, sottolineando i risultati raggiunti in termini di offerta formativa e attrattività internazionale.
Elemento distintivo di questa edizione è stata la presenza di oltre 20 giornalisti italiani e internazionali – provenienti da tutta Europa, Medio Oriente e area Apac – tra stampa specializzata e generalista. Oltre ad assistere ai forum, i giornalisti hanno partecipato a un tour esclusivo dei principali cantieri navali di Ancona: Ferretti Superyacht Yard, Cantiere delle Marche e Palumbo Superyachts, avendo così una visione diretta delle barche attualmente in costruzione, in consegna o già varate.
Al cantiere Ferretti, l’incontro si è aperto con i saluti istituzionali del Comune di Ancona e della Regione Marche, con gli amministratori che hanno ribadito come la nautica possa essere motore di sviluppo per l’intera regione, grazie al connubio tra artigianato, innovazione e turismo di qualità. “Il Bello e Ben Fatto – Made in Marche” ha dimostrato che le Marche possiedono tutte le carte per diventare un punto di riferimento della nautica internazionale: infrastrutture da potenziare, competenze da valorizzare, una rete imprenditoriale attiva e coesa, un’identità forte ma ancora troppo poco raccontata.
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