Cranchi Sessantasette 67 Corsa, fly sportivo by Christian Grande
Il designer italiano reinventa il concetto di flybridge con un modello dalle linee sportive che rompe gli schemi e offre una nuova visione dell’esperienza a bordo

Christian Grande svela i segreti del nuovo fly Sessantasette 67 Corsa del cantiere Cranchi, un modello sportivo che non perde le qualità di comfort tipiche di questo genere di yacht: “Con il Sessantasette 67 Corsa ho ideato un’imbarcazione che trasmettesse dinamismo e libertà. Il design dall’animo sportiveggiante è sottolineato dalle linee affilate della sovrastruttura e dalle sottolineature in rosso. Le fughe del teak, rifinite in grigio, dialogano con gli imbottiti di coperta, nel contrasto tra le superfici verticali rivestite in pelle nera e quelle orizzontali in tessuto chiaro, creando un equilibrio materico sofisticato e ispirato al mondo delle auto sportive. Anche il rosso, applicato con precisione sui dettagli, sul logo e sulla linea di bellezza della carena, non è solo un elemento estetico ma un segno distintivo che esprime con forza la vocazione sportiva e l’energia racchiusa in questo yacht”.
La scelta dei colori è importante: “ho introdotto verniciature che esprimessero le varie anime del Sessantasette 67 Corsa – aggiunge Christian Grande -. Il grigio medio metallizzato esalta la parte di carrozzeria e di tecnologia, a contatto con il nero opaco che rappresenta quella parte barca che tende quasi a rarefarsi alla vista, aumentando la sensazione di snellezza del profilo. È un nero materico, che ben si sposa con le pelli, regalando una nota tattile e sensoriale. Allo stesso tempo, questo nero opaco, presente anche nelle scale, nelle maniglie e in altri elementi architettonici, si trasforma in un ponte visivo tra tutti gli elementi”.
Il flybridge, compatto e privo di t-top, contribuisce a un profilo filante, rivelando grandi spazi con prendisole, zona living e una timoniera ergonomica. “Il Sessantasette 67 Corsa rappresenta una rivoluzione nel modo di concepire gli spazi a bordo” continua Christian Grande. “Abbiamo ribaltato le logiche tradizionali, privilegiando gli ambienti esterni rispetto a quelli interni, rispondendo a una richiesta crescente del mercato di vivere il mare in modo più ravvicinato, evitando la sensazione di imbarcazione ‘scatola’. Qui, gli spazi aperti vincono i chiusi, offrendo esperienze autentiche e dinamiche”.
L’ambiente principale è il salone riparato dal fly, uno spazio progettato per essere vissuto in ogni stagione. Le vetrate laterali elettriche non solo aggiungono un elemento scenografico, ma creano giochi di luce e ombra attraverso le fenditure in legno che arricchiscono l’atmosfera e favoriscono la ventilazione naturale. La plancetta di poppa ha un sistema lift per adattarsi a ogni esigenza facilitando l’imbarco dei water toys. La prua del main deck si distingue per il prendisole con spalliera regolabile, un salotto all’aperto con il divano fronte navigazione, le poltrone contrapposte e i tavolini pivotanti che aggiungono funzionalità senza rinunciare alla raffinatezza. Al ponte inferiore la cabina armatoriale full-beam è caratterizzata da un bagno a murata impreziosito da vetri fumé.
“Per il Sessantasette 67 Corsa, ho scelto tre proposte di décor. Ho voluto selezionare e combinare metalli e marmi, essenze e tessuti che esaltassero gli ambienti, creando tre mood distinti, differenti fra loro, da quello caratterizzato da toni più caldi e quello desaturato, che segue le ultime tendenze” spiega Christian Grande. “Ciascuna proposta riflette un gusto raffinato, ispirato ai canoni della bellezza italiana, con suggestioni che spaziano dallo stile classico a quello contemporaneo. I nomi scelti per i décor – Siracusa, Pisa e Milano — narrano di questi luoghi, evocando atmosfere uniche e profondamente legate alla nostra tradizione estetica. Ho volutamente smaterializzato la presenza della timoneria nel main deck, inserendo degli specchi a pannelli scomposti capaci di rendere rarefatta l’immagine, che fungono al contempo da elemento stilistico e funzionale. Questa scelta aumenta il senso di privacy, dissimulando il luogo di comando. In questo modo gli ospiti a bordo, quando seduti nel salone, avranno la sensazione di trovarsi su una barca ancora più grande. I diversi ambienti sono così ben definiti, ma senza la presenza di barriere cieche”.
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