Incagliato l’Azimut di 25 metri Runeway al largo di Culebra, Porto Rico
Tutte le operazioni svolte dalle varie sezioni della Guardia Costiera, anche per salvaguardare la barriera dove esistono tre specie di corallo protette

La guardia costiera di San Juan insieme alle agenzie federali e locali – si legge sul sito ufficiale della Guardia Costiera degli Stati Uniti – continua a monitorare gli sforzi per la rimozione dello yacht Runaway, arenatosi il 30 dicembre scorso su una barriera corallina nelle acque a ovest di Ensenada Honda a Culebra, a Porto Rico.
L’incidente, avvenuto appunto nella mattina del 30 dicembre, è stato comunicato alla Guardia Costiera di San Juan dalla Boat Forces Unit delle Isole Vergini americane della Guardia Costiera che segnalava che lo yacht Azimut nominato Runaway da 80 piedi era arenato e stava imbarcando acqua con quattro persone a bordo e due cani.
Un equipaggio di un’imbarcazione speciale da 33 piedi della Boat Forces Unit delle Isole Vergini americane è arrivato sulla scena con una pompa di drenaggio P-6. L’equipaggio della Guardia Costiera ha assistito il capitano dell’imbarcazione con l’installazione della pompa e i primi sforzi di drenaggio per controllare l’allagamento a bordo. L’equipaggio dell’imbarcazione della Guardia Costiera ha quindi trasportato due passeggeri dell’imbarcazione Runaway a Saint Thomas, Isole Vergini americane, mentre gli altri due sono rimasti a bordo dello yacht monitorando l’allagamento e coordinando le disposizioni iniziali di salvataggio.
A coordinare le operazioni per riportare a galla lo yacht è attualmente il suo proprietario, che ha provveduto a rimuovere oltre 700 litri fra gasolio e olio del motore con l’intenzione di donarlo ai pescatori del villaggio di Culebra. A questo punto, ha dichiarato due giorni fa la Guardia Costiera, prioritariamente verrà rimossa la barca dalla barriera in collaborazione con il proprietario dell’imbarcazione e i partner locali e federali seguendo il miglior piano di rimozione dell’imbarcazione al fine di ridurre al minimo qualsiasi ulteriore impatto sulla barriera corallina e sull’ambiente marino sensibile circostante.
Il piano di rimozione, proposto dal proprietario, è stato redatto da una società che utilizza sacchi ad aria e rulli per far galleggiare l’imbarcazione lontano dalla barriera corallina ed è in questa fase sotto esame da parte della Guardia costiera e della National Oceanic and Atmospheric Administration, il Dipartimento delle risorse naturali e gli esperti in materia di pesca e fauna selvatica degli Stati Uniti. Quest’ultimo ha inoltre fatto una valutazione iniziale della barriera corallina colpita mentre la National Atmospheric Oceanic Administration ha presentato una consultazione di emergenza della Sezione 7 secondo l’Endangered Species Act.
Nell’area della barriera corallina dell’arenamento, ci sono infatti tre specie di corallo elencate come specie protette ed inoltre l’area è identificata come habitat per tartarughe marine e lamantini. Il proprietario e gli appaltatori del recupero hanno ricevuto le migliori pratiche di gestione dalla National Oceanic and Atmospheric Administration per quanto riguarda la gestione della fauna selvatica sensibile e protetta.
Una volta che l’imbarcazione sarà stata rimessa a galla con successo, verrà spostata a nord verso acque più calme con un’area con fondale sabbioso, a Bahia Linda a Culebra, qui verranno completati i necessari lavori di riparazione prima che l’imbarcazione possa essere rimorchiata verso altra destinazione dove potrà essere sottoposta a un completo ripristino.
L’incagliamento ha provocato danni all’Azimut sulla parte di poppa del lato sinistro, mentre la parte centrale non è stata toccata. L’acqua a seguito dell’incagliamento è moderatamente entrata nello yacht, ora stabilizzato con ancore a prua e a poppa per tenerlo in posizione, con un gommone a disposizione del proprietario in caso di necessità di evacuazione.
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