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Sanlorenzo “sarà il primo cantiere a consegnare uno yacht alimentato a idrogeno”

Paolo Bertetti ha rivelato come la società sta operando per sperimnetare questa nuova fonte energetica pulita per la propulsione e per alimentare i servizi di bordo

di Riccardo Masnata
4 Febbraio 2022
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Ancora prima di comunicare ad analisti e comunità finanziaria i risultati (ottimi) del 2021 Sanlorenzo ha rivelato una significativa novità dal punto di vista tecnologico, che conferma il cantiere spezzino all’avanguardia anche sul fronte della ricerca e sviluppo e della sostenibilità.

“Vogliamo essere il primo cantiere al mondo a consegnare un superyacht con la generazione di energia per le utenze di bordo e la propulsione in modalità ibrida mediante fuel cell a idrogeno” ha rivelato Paolo Bertetti, vice president R&D del cantiere spezzino. Si parla di un 50 metri che verrà varato nei primi mesi del 2024 e che poi lo stesso fondatore di Sanlorenzo, Massimo Perotti, ha dichiarato essere il suo personale.

Bertetti è intervenuto al convegno “Green Hydrogen Gulf. Idrogeno verde: esperienze, opportunità e progetti” organizzato a Spezia da Dltm (Distretto ligure delle tecnologie marine) e Ticass (Tecnologie Innovative per il Controllo Ambientale e lo Sviluppo Sostenibile) insieme alla locale Autorità di sistema portuale e a cui hanno partecipato anche molti esperti di livello: da Msc Crociere a Snam, da Enel Green Power a Fincantieri.

Il manager ha presentato in modo dettagliato la visione di Sanlorenzo sull’utilizzo dell’idrogeno nella nautica, ricordando in primis che il peso di questo settore in rapporto alle emissioni generate da altri mezzi, come auto, aerei e navi, è infinitesimale.

“Dobbiamo innanzitutto ragionare sia sul prodotto che sul processo che porta alla sua realizzazione, e essere consapevoli che la nautica non potrà mai contare sugli investimenti massici di cui si avvalgono l’automotive o il ferroviario” ha esordito Bertetti. “Non dobbiamo pensare solo all’idrogeno, è una delle strade. Ci sono anche altri carburanti alternativi come ammoniaca o metanolo che però si producono con l’idrogeno, idem gli e-fuel: l’idrogeno, quindi, è sicuramente parte della soluzione” ha aggiunto, spiegando come altre soluzioni come il gas naturale siano praticabili ma solo in modo transitorio, non a lungo termine.

Bertetti ha precisato come Sanlorenzo ritenga “che l’idrogeno possa essere una soluzione sia di prodotto che di processo, ci crediamo e ci stiamo lavorando. E’ un vettore energetico prezioso e non va sprecato”.

Il cantiere ha dunque avviato uno studio di fattibilità per la realizzazione, in uno dei suoi siti, di un impianto  pilota per la produzione di idrogeno verde con processo di idrolisi e impiego di energia rinnovabile, tramite impianto fotovoltaico. L’idrogeno potrà essere utilizzato per le utenze interne di cantiere e i mezzi di trasporto dei materiali o in condizioni di emergenza per alimentare temporaneamente le utenze elettriche tramite fuel cell, a integrazione dell’energia generata con il fotovoltaico.

Bertetti ha infine concluso il suo intervento al convegno di Spezia ricordando come sia necessario per le aziende che investono nell’idrogeno avvalersi di partner adeguati (nel caso di Sanlorenzo la collaborazione avviata è con Siemens Energy) e non “sclerotizzarsi” su idee o concetti: “Le cose cambiano in fretta, noi stiamo considerando anche il metanolo”.

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